Farina 0 e 00: quali sono le differenze e come scegliere quella giusta
La scelta della farina è un elemento cruciale nella preparazione di molte ricette, dall’impasto per il pane a quello della pizza, fino alla pasta fresca e ai biscotti. In commercio ne troviamo di tantissimi tipi, ma quelle più comuni sono la farina 0 e la farina 00. Ma qual è la differenza tra queste due farine e come scegliere quella più adatta alle nostre esigenze?
In questo articolo esploreremo le caratteristiche di entrambe e vi daremo utili consigli su come fare la scelta giusta!
Differenza tra le farine 0 e 00: scopriamole tutte!
Entrambe derivano dal grano tenero – e non dal grano duro, dalla cui macinazione si ottiene invece la semola! L’origine è la stessa, dunque, ma cosa significa il numero che accompagna la farina e per cosa sta lo zero in più (o in meno)?
Indica il livello di raffinazione del chicco e, quindi, alla quantità di crusca presente, ovvero la parte più ricca di fibre. Si parla infatti di farina di tipo 00, 0, 1 e 2: più sale il numero, minore è la lavorazione cui il chicco è stato sottoposto.
Farina 0
Questo tipo di farina si ottiene dalla macinazione del grano tenero ed è caratterizzata da una grana poco più grossa rispetto alla farina 00. Questo significa che contiene una piccola percentuale di crusca, ma mantiene comunque un aspetto uniforme e un colore bianco. È un prodotto molto versatile, grazie al suo contenuto di amidi e glutine, e in grado di assorbire una buona quantità di liquidi in fase di lievitazione, rendendo così gli impasti delle vostre preparazioni elastici e facilmente lavorabili. Infatti, è una farina passepartout, che si presta a tantissime preparazioni – soprattutto panificati – e che quindi è bene avere sempre a portata di mano.
Farina 00: caratteristiche e usi
È la farina più raffinata, in quanto viene privata della maggior parte della crusca e del germe del grano. Questo aspetto della lavorazione le conferisce un colore particolarmente bianco e una consistenza più delicata rispetto alle altre farine, ma causa anche la perdita di buona dei nutrienti del grano. Infatti, tra tutte le farine, è quella considerabile “meno sana” – ma non nociva – e da consumare nelle giuste dosi: infatti, sono molte le alternative alla farina 00 che possiamo usare, soprattutto per le ricette dolci.
Ma come la possiamo impiegare? A differenza della farina 0 che è considerata una farina “forte”, quella 00 è “debole”, quindi poco adatta ad assorbire liquidi. Necessita di una notevole idratazione: ecco perché non si presta a quelle preparazioni che richiedono lunghe lievitazioni, come panificati o pizze, ma è perfetta invece per la pasta fresca e torte, biscotti, e tutte quelle preparazioni che lievitano direttamente in forno.
Come scegliere la farina giusta per le vostre preparazioni?
La scelta tra farina 0 e farina 00 dipende principalmente dal tipo di ricetta che si intende realizzare. Ecco alcuni suggerimenti utili per fare la scelta giusta.
- Considerate la consistenza desiderata: se desiderate impasti particolarmente elastici e consistenti, meglio optare per la farina 0, in quanto promuove la formazione di un’ottima maglia glutinica.
- Valutate il tipo di preparazione: se state preparando dolci, torte o pasta fresca, la farina 00 è l’opzione ideale per ottenere risultati leggeri e delicati, mentre invece se volete preparare pizze, focacce o altri prodotti che richiedono una lunga lievitazione, la farina 0 sarà più adatta.
- Tenete conto del valore nutrizionale: se cercate una farina più ricca di fibre, è consigliabile orientarsi verso quella 0, in quanto come abbiamo visto la lavorazione del chicco di grano per ottenere la farina 00 la priva di molte delle proprietà.
Conoscevate la differenza tra le farine 0 e 00? Quale usate di solito in cucina?
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