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Declino del biologico? Riflettiamo su due sondaggi

Giuliano Gallini

marchio biologicoDue settimane fa, al sondaggio: “Quanto siete disposti a pagare un prodotto biologico?” hanno prevalso, con il 45%, coloro che sonodisposti a spendere tra il 10 e il 20% in più. Tolgo la segretezza al mio voto:  anch’io sono tra questo 45. Sono rimasto sorpreso da quel 36% che non è disposto a spendere niente in più perché ritiene che la produzione biologica non costi niente in più di quella tradizionale. E’ un punto di vista interessante e a ben pensarci è probabile che per molte categorie di prodotti questo sia vero. All’opposto quelli che il biologico costi quel che costi: un fiero 18% è disposto a spendere anche più del 20% rispetto a un prodotto convenzionale.
Riflettendo sui risultati di questo sondaggio ho pensato a un dilemma dove non ci fosse il problema del prezzo, e quindi delle nostre tasche, a confonderci le idee. E ho messo uno di fronte all’altro un prodotto del territorio ma convenzionale e uno biologico proveniente dal Portogallo. Allo stesso prezzo. Non c’è stata partita. Il 93% ha scelto il prodotto del territorio.

Concludo allora che forse stanno cominciando (o sono già cominciati) tempi duri per il biologico. Adesso è il momento del prodotto del territorio, chilometro zero o giù di lì. Il territorio fa tendenza, Il biologico meno.

Scrittore di romanzi, lettore appassionato ed esperto del mondo del cibo e della ristorazione. Crede profondamente nel valore della cultura. In cucina non può mancare un buon bicchiere di vino per tirarsi su quando sì sbaglia (cosa che, afferma, a lui succede spesso).

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