Cibo al Cine. Non ce l’ho fatta ma ci riprovo

Giuliano Gallini

Giuliano Gallini

Cari appassionati di cinema, amici del Giornale del Cibo e della Compagnia del Cibo Sincero,

l’anno scorso, di questi tempi, vi dicevo della mia idea di proporre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di istituire unpremio collaterale “Giornale del Cibo” al miglior film dedicato al cibo e alla cucina. Sarebbe una bella legittimazione per le nostre attività e un riconoscimento di prestigio per il nostro sito!

Per farla breve: non ci sono riuscito. Ma siccome sono testardo quest’anno ci riproverò. Non è infatti facile ottenere questa possibilità ma credo che, dopo aver seguito l’edizione dell’anno scorso con piccole recensioni quotidiane, e insistendo quest’anno, magari recensendo più ad hoc il tema cine-cibo tra i vari film in concorso e in rassegna, penso che potremmo ritentare.

Sono decisivi anche i vostri contributi, perché più sono i “tifosi” dell’iniziativa e più probabile sarà ottenere il riconoscimento. Vi invitiamo a seguire la mia “cronaca” dal Festival in attesa di partecipare al Concorso “Cibo al Cine” che premierà la miglior recensione… continuate a collegarvi al Giornale del cibo per sapere tutti i particolari per partecipare al concorso.

Forza! Magari il prossimo anno potrete essere al Lido di Venezia e avere la possibilità di vedere tutte le pellicole presentate in anteprima alla 71ma Mostra del Cinema!

Cari saluti

Giuliano Gallini
Direttore Commerciale e Marketing

Ps.
Anche quest’anno sarò al lido, come componente della giuria del premio collaterale “Brian” che viene assegnato a un film ispirato a “….  il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza le frequenti distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose.”
 

Scrittore di romanzi, lettore appassionato ed esperto del mondo del cibo e della ristorazione. Crede profondamente nel valore della cultura. In cucina non può mancare un buon bicchiere di vino per tirarsi su quando sì sbaglia (cosa che, afferma, a lui succede spesso).

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