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Carocibo, Ma Quanto Ci Costi?

Redazione

una forchettata di spaghetti

di Anastasia Scotto.

In tempo di crisi anche far la spesa può diventare un problema. Chissà quante famiglie si trovano alla fine del mese a fare i conti col portafoglio. Ma quanto spendiamo ogni giorno per portare sulla tavola carne, pane, latte, frutta e tutto quello che ci occorre per una sana alimentazione?
Per rispondere a questa domanda, Last Minute Market e la facoltà di agraria dell’Università di Bologna hanno sviluppato un nuovo indicatore dal nome (più che esplicativo) Carocibo.
il logo di carociboCarocibo misura quanto è variato il costo della spesa da ottobre 2008 a ottobre 2009 prendendo come riferimento una dieta di 2.300 kcal sviluppata dalla nutrizionista Alessandra Bordoni sulla base del bisogno calorico e nutrizionale di un uomo adulto di 35 anni che svolge una normale attività lavorativa.
I dati elaborati da Carocibo mostrano come la spesa settimanale sia passata da 44,34 euro nell’ottobre 2008 a 44,58 euro nell’ottobre di quest’anno.

Gian Primo QuaglianoSecondo il commento di Gian Primo Quagliano presidente di Econometrica, società di studi economici e comunicazione che ha partecipato allo studio: “Analizzando i dati riportati da Carocibo si nota come, rispetto a ottobre 2008, l’incremento della spesa è stato dello 0,54%. Apparentemente non si tratta di una crescita rilevante, ma occorre sottolineare che negli ultimi dodici mesi l’indice Istat dei prezzi al consumo è aumentato soltanto dello 0,3%. La crescita dei prezzi degli alimenti è quindi superiore, sia pure in lieve misura, all’incremento del livello generale dei prezzi al consumo. Inoltre, anche se il differenziale è contenuto, l’effetto non è da poco, in quanto nello stesso periodo i prezzi alla produzione hanno subito cali consistenti. Dunque, ancora una volta assistiamo ad un allargamento della forbice fra i livelli dei prezzi alla produzione e quelli al consumo. Emblematico è il caso del riso che ha subito un crollo delle quotazioni alla produzione del 30% mentre il prezzo al pubblico è aumentato ben del 7,46%. Se consideriamo poi che il riso è un alimento chiave per l’alimentazione di gran parte del sud del mondo, ci possiamo rendere facilmente conto di quanto grave sia il problema”.
pasta e risoSe si prendono in considerazione gli alimenti che compongono la dieta tipo settimanale elaborata daCarocibo emerge, inoltre, che dei venti alimenti considerati soltanto cinque (olio, pasta, latte, zucchero e formaggio) hanno fatto registrare cali di prezzo negli ultimi dodici mesi, altri cinque (acqua, mele, parmigiano, pesce e pane) sono aumentati ma con un incremento inferiore a quello del livello generale dei prezzi, mentre ben dieci (pollo, carne bovina, caffè, biscotti, vino, prosciutto crudo, uova, insalata, pomodori pelati e riso) sono diventati più cari superando di molto l’incremento del livello generale dei prezzi.
La variazione è evidente anche tra una regione e l’altra. La Valle D’Aosta vince la palma di regione più cara con un costo della spesa settimanale stimato sui 51,87 euro, mentrel’Umbria si afferma come regione più economica con un costo della dieta di 37,96 euro.

andrea segrèSecondo quanto afferma Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna: “Le elaborazioni di Carocibo mettono in evidenza i punti di debolezza della filiera italiana che, rispetto ad altri sistemi agroalimentari europei, si contraddistingue per un’elevata polverizzazione delle imprese produttive e di trasformazione. Tali caratteristiche incidono come fattori di spinta sul meccanismo di formazione del prezzo finale, poiché fanno aumentare i costi legati al lavoro e al capitale. Inoltre va sottolineato che una spesa settimanale di 44,58 euro per l’alimentazione di un uomo adulto in Italia va analizzata considerando che nel mondo centinaia di milioni di persone vivono con 1 euro al giorno. Si pone quindi ancora una volta l’esigenza di una ridistribuzione più equa delle risorse, ma anche dell’eliminazione degli sprechi dato che gettiamo il 50 per cento del cibo prodotto”.

Cosa ne pensi dei dati diffusi da Carocibo? Quanto spendi ogni settimana per la spesa? Quali sono gli alimenti che, secondo te, sono aumentati più degli altri? Scrivi il tuo parere sul forum!

 

 

 

 

 

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