Acqua in bottiglie di plastica al sole

Acqua in bottiglie di plastica al sole: quali sono i rischi per la salute? 

Redazione
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    Per la maggior parte dell’anno, la nostra penisola gode di un clima moderato e per lo più soleggiato: in estate, in particolare, le temperature che si registrano superano di molto i 30° C, in alcune zone. Più fa caldo e più tendiamo a bere, ma prima di prendere una bottiglia d’acqua per idratarci, è opportuno chiederci: è rimasta esposta al sole? E per quanto tempo? Infatti, in estate può capitare di dimenticarsi la bottiglia di plastica d’acqua al sole, oppure quando si è al mare la si lascia “cuocere” al caldo per tante ore.

    Tuttavia, è bene sapere che, tra i fattori che influiscono sull’alterazione degli alimenti e delle bevande facendoli diventare non più commestibili, ci sono sicuramente le elevate temperature e l’esposizione alla luce solare. Questi due aspetti, infatti, sono da tenere in considerazione per preservare la shelf-life dei prodotti, affinché siano sicuri per il consumatore.

    Quindi, lasciare l’acqua nelle bottiglie di plastica al sole causa dei rischi per il consumatore? Cosa dicono gli studi al riguardo? Lo vediamo in questo articolo.

    Come conservare l’acqua nelle bottiglie di plastica?

    Bottiglia d'acqua in plastica

    Chantapa4289/shutterstock.com

    Tutte le cellule del nostro organismo necessitano di acqua per le loro funzioni vitali, e infatti ogni giorno dobbiamo bere a sufficienza per mantenerci idratati. Le dosi di acqua da assumere variano da persona a persona, in base all’età, al sesso e altri fattori, è consigliato bere da 1 a 1,5 litri d’acqua al giorno. Questi valori, tuttavia, potranno aumentare nella stagione estiva, oppure dopo uno sforzo fisico.

    L’Italia è tra i primi Paesi per il consumo di acqua minerale in bottiglie di plastica: è stato stimato, infatti, come ognuno di noi beve ogni anno più di 200 litri d’acqua imbottigliata in plastica. Proprio per questa ragione è fondamentale che si presti molta attenzione attenzione al trasporto, allo stoccaggio e alla conservazione, delle bottiglie d’acqua in plastica, in particolar modo durante la stagione estiva. In ogni singola bottiglia d’acqua infatti, riportato sull’etichetta, si trova scritto tenere le bottiglie al riparo dalla luce, in luogo fresco, asciutto, pulito e senza odore”.

    È importante, quindi, rispettare l’indicazione data in etichetta, perché lasciare per molto tempo l’acqua nelle bottiglie di plastica esposte al sole e a temperature elevate comporta a modifiche nel gusto e nell’odore dell’acqua, che porta a percepire come un sapore di plastica. Queste alterazioni sono dovute alla cessione da parte della bottiglia di sostanze chimiche potenzialmente pericolose.

    L’acqua nelle bottiglie di plastica al sole è pericolosa? Cosa dicono gli studi

    Acqua in plastica rischi

    MR.RAWIN TANPIN/shutterstock.com

    La questione che riguarda l’acqua nelle bottiglie di plastica è complessa. A tal proposito, abbiamo infatti dedicato un articolo chiedendoci se facesse male o meno per il consumatore. Come abbiamo visto nell’approfondimento, diversi studi confermano come la plastica possa cedere alcune sostanze tossiche e microplastiche al prodotto in essa contenuto che, anche se non in quantità eccessive, si vanno ad accumulare nel tempo.

    Adesso, tuttavia, concentreremo la nostra attenzione proprio sull’effetto che l’esposizione solare e il calore hanno sull’acqua che beviamo, in particolare se confezionata in bottiglie di PET. Gli studi condotti confermano come la migrazione di alcune sostanze (aldeidi, chetoni, ftalati), dalle bottiglie di plastica all’acqua avvenga molto più velocemente e con maggiore facilità se le bottiglie sono esposte al sole.

    Più la temperatura e il tempo di esposizione aumentano, quindi, più facilmente i legami chimici della plastica si rompono e cresce la probabilità che le sostanze chimiche filtrino. Pensate a una macchina lasciata al sole, che può raggiungere oltre 65° C in estate, oppure a una spiaggia rovente d’agosto: queste condizioni facilitano il processo di migrazione, e la quantità di sostanze cedute superano i livelli di sicurezza. Come avviene, ad esempio, per l’antimonio, un composto chimico utilizzato come catalizzatore durante la produzione delle bottiglie, ritenuto dalla IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, pericoloso per l’uomo perché si tratta di un possibile cancerogeno, anche se i dati per il momento sono insufficienti per stabilirne l’effettiva cancerogenicità.

    Uno studio, pubblicato sulla rivista Environmental Monitoring and Assessment, ha misurato la quantità di antimonio presenti nell’acqua: a temperature intorno ai 20-21° C si trova in bassissime concentrazioni, ma alle condizioni esposte sopra (50°C) la sua percentuale è elevata. I risultati delle ricerche sono preoccupanti soprattutto per l’effetto cumulativo di queste sostanze nel corso del tempo.

    Esposizione dell’acqua al sole: è vietato dalla legge

    Dagli studi condotti in merito a tale argomento, inoltre, è arrivata la sentenza della Cassazione penale numero 3037/18, pubblicata il 28 agosto, che condanna e sanziona chi detiene ed espone l’acqua nelle bottiglie di plastica al sole, rendendola potenzialmente pericolosa per la salute del consumatore. La vendita di alimenti – tra cui l’acqua – in cattivo stato è qualificato per legge, quindi, come “reato di pericolo”.

    Alcuni comportamenti da seguire

    Non solo il commerciante, quindi, deve rispettare le indicazioni riportate in etichetta, ma tutti noi è bene che facciamo attenzione alla corretta conservazione degli alimenti, tra cui l’acqua, osservando alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali.

    • Non lasciate l’acqua vicino a fonti di calore e sotto diretta esposizione;
    • se una volta aperta la bottiglia, avvertite un odore strano e un sapore come di plastica, non bevete l’acqua;
    • in generale, oltre le 4 ore di esposizione al sole, non bevete l’acqua;
    • evitate di usare la stessa bottiglia per riempirla nuovamente: è meglio optare per l’uso di una nuova;
    • in sostituzione alla plastica, vi sono ormai numerose alternative green, per tutti gli imballaggi realizzati con questo materiale, e non solo per le bottiglie.

     

    A voi è mai capitato di consumare dell’acqua lasciata esposta per molto tempo al sole? Avete notato un gusto diverso dal solito?

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