I concorrenti e i giudici di MasterChef All Star Italia
Per la gioia di tutti coloro che al caminetto acceso preferiscono i fornelli roventi degli show televisivi, ieri è andata in onda la prima puntata di MasterChef All Star Italia 2018. Lo spin off del programma televisivo trasmesso su Sky Uno vede protagonisti i migliori concorrenti delle edizioni passate di Masterchef Italia oltre, ovviamente, agli immancabili giudici.
Noi, che non vedevamo l’ora di rilassarci sul divano guardando un bel pressure test, abbiamo impugnato il telecomando, messo i popcorn a scoppiettare in padella e ci siamo goduti questo grande ritorno sugli schermi.
MasterChef All Star Italia 2018: chi sono i 16 concorrenti
A contendersi lo scettro di miglior cuoco grazie a questa seconda chance, 16 fra i migliori talenti delle edizioni passate di MasterChef Italia.
Dalla prima edizione abbiamo ritrovato Danny d’Annibale, che al tempo studiava ingegneria edile, oggi personal chef, e Anna Lupi, l’ex ballerina di Verona, che dopo aver partecipato a MasterChef Italia ha aperto un ristorante (La Fata Zucchina), per poi chiuderlo e dedicarsi ai viaggi in luoghi mistici.
Ben 4 concorrenti della seconda edizione: l’indimenticabile Maurizio Rosazza Prin, il pittore copywriter di Como, molto apprezzato per l’estetica dei suoi piatti. Di Maurizio, ci ricordiamo anche per quell’urlo liberatorio che ha lanciato in studio dopo aver scoperto di essere in finale, ma anche per la tragica panna cotta che gli ha fatto perdere rovinosamente lo scettro. Sarà per questo che, uscito dal programma, ha fondato un brand che suona come uno sfogo verso gli errori in cucina? Chissenefood!
Sempre dalla seconda edizione, troviamo il simpaticissimo Ivan Iurato, oggi chef del ristorante “MET” di Marina di Ragusa; Marika Elefante, specializzata in cucina partenopea che, dopo il programma, ha dedicato tutta se stessa alla cucina salutare diventando anche blogger e consulente. E poi ancora Daiana Cecconi, genuina e ferrea sostenitrice della sua cucina regionale, e Paola Galloni, protagonista di alcuni tutorial di cucina, che oggi dirige una rivista gastronomica.
Dalla terza edizione, il “cannibale” Michele Cannistraro e Almo Bibolotti. Che dire di Almo? L’abbiamo adorato e, dopo che ha promesso di aver fatto sparire i foulard dal suo guardaroba, lo adoriamo ancora di più.
Dalla quarta edizione: Simone Finetti, che dopo l’eliminazione ha partecipato (e vinto) Master of Pasta, esattamente nello stesso anno.
Attesissime le all star della quinta edizione: Darione Baruffa, con la sua cucina genuina e leggermente contaminata dai suoi innumerevoli viaggi, e Maradona Youssef, che dopo aver perso in semifinale con Erica Liverani (poi vincitrice assoluta di quell’edizione) ha lavorato al fianco di chef Barbieri nel suo ristorante bolognese “Fourghetti”, per poi abbandonarlo e aprirne uno il Libano, suo paese d’origine.
E poi ancora, Alida Gotta, creatrice di piatti ricercati ed eleganti, anche lei eliminata da Erica Liverani in finale, e Rubina Rovini, settima in classifica nella sua edizione, che oggi è docente all’Università dei Sapori di Perugia, e chef per eventi privati.
Dalla sesta e settima edizione, abbiamo Loredana Martori, che sta per aprire un ristorante in Calabria, dopo aver lavorato e vissuto in Svizzera, e Alberto Menino, 23 anni, già conduttore di un programma tutto suo su Alice Tv.
MasterChef All Star Italia 2018: i giudici
Non esiste MasterChef senza i giudici, e per questa edizione delle All Star, abbiamo anche una chicca. Oltre ai veterani chef Barbieri e chef Cannavacciuolo, nelle prossime puntate vedremo ospiti gli altri giudici della grande famiglia di MasterChef: dall’immancabile Joe Bastianich, al maestro indiscusso della pasticceria italiana (e dei mega cazziatoni ai concorrenti) Iginio Massari.
Assente Antonia Klugman, che ha abbandonato il programma per dedicarsi al suo ristorante (ma che probabilmente tornerà per una comparsata); al suo posto conosceremo lo chef Giorgio Locatelli, il prossimo nuovo giudice di MasterChef Italia.
MasterChef All Star italia 2018: cos’è successo nella prima puntata
Dopo un video di riepilogo per riassumere la “storia” televisiva dei concorrenti, le 16 all star si ritrovano di nuovo nello studio dello show culinario più spietato della TV. Ad accoglierli, chef Barbieri e Chef Cannavacciuolo, in compagnia di Joe Bastianich.
La sfida del cavallo di battaglia
La prima prova consiste nel preparare il proprio cavallo di battaglia in 40 minuti. Niente di più facile? Macché!
Di solito il tuo cavallo di battaglia lo prepari con tutto l’anticipo del mondo, senza chef stellati che vengono a guardarti mentre cucini e soprattutto, senza telecamere puntate addosso pronte a trasmettere i tuoi errori in mondovisione.
Ma i concorrenti sanno come smorzare la tensione e ognuno si “rilassa” come può, portando sul tavolo dei giudici i piatti che conoscono bene e cucinano spesso. E infatti Loredana celebra le sue origini calabresi con ‘nduja e cipolle di Tropea, Simone propone i cappelletti Terra e Mare, Ivan si dedica al polpo, un alimento che fa parte della sua quotidianità e che infatti riesce a cuocere alla perfezione, salvo sminuirlo con un impiattamento degno di un film di fantascienza.
E sempre sul mood “ognuno si avvantaggia come può”, Maradona decide preparare una sciocchezzuola di piatto, (giusto 42 ingredienti) ispirato dal ricordo di un bacio che diede tempo fa alla sua compagna. Osare in cucina può essere un’arma a doppio taglio, ma come puoi criticare uno che vuole replicare il sapore della “Caponata dopo un bacio alle susine siciliane”?
Non avrei dato un euro allo Spaghetto all’assassina di Almo, ma ho apprezzato la filosofia del “In mezzo a questi piatti ruffiani, cucinare un piatto semplice è la vera rivoluzione”. Ma può uno “Spaghetto al pomodoro con cipolla e peperoncino” essere all’altezza di una prova di MasterChef All star Italia? Non so se fidarmi di Bastianich e del suo “Questo è uno spaghetto extraterrestriale”.
La prima vera sorpresa di questa prova è il piatto di Michele, “Sempreverde Evergreen”, a base di astice, fave, taccole e zucchine. Semplice, bello ed elegante, viene eletto all’unanimità dai giudici “Un piatto da una stella”. E infatti è il suo autore a vincere la prova, mentre i primi eliminati sono Marika, Dario, Daniana e Loredana, che lasciano fra gli sguardi delusi dei compagni di avventura.
La mistery box
La Mistery Box aggiunge quel poco di disagio in più che basta a rivivere gli errori madornali del passato: ognuno è alle prese con un piatto difficile che non ha saputo realizzare durante la partecipazione a MasterChef Italia. A Paola toccano i rognoni,mentre Alida si occupa della sua arcinemica: chissà che le avrà mai fatto la palamita? A Denny tocca replicare il filetto di fassona panato alla torinese e fritto alla piemontese di chef Scabin, un piatto che, a suo tempo, eseguì talmente male da non volerlo mai più rifare.
Fortunatamente per lui, il piatto riesce alla perfezione e Denny vince la prova. Ma una menzione d’onore va a Ivan che, con molta umiltà e senza troppe cerimonie, replica in maniera impeccabile la “Crema di fagioli con soppressa e schie”.
L’invention test
L’Invention test è tostissimo e introduce l’ultimo ospite della puntata: Viviana Varese. La chef è chiamata a giudicare una prova totalmente incentrata sulla pasta, ma che non ammette primi piatti. Un controsenso? No, è MasterChef!
In pratica, ogni concorrente deve utilizzare un formato di pasta per preparare un secondo, un antipasto, un contorno o un dessert. Denny, come vincitore della mistery box, può scegliere il suo formato e quello degli altri. Ovviamente, la sua strategia lo porta ad assegnare i formati di pasta più rognosi ai concorrenti più bravi (secondo lui). Il problema è che per una prova così difficile dovresti pensare prima di tutto a scegliere bene per te e dopo non a scegliere male per gli altri, altrimenti ti concentri troppo sugli avversari e rischi di fare figuracce.
Infatti, nel giro di una prova, Denny cade rovinosamente sui “Churros di capelli d’angelo” e porta giù con sé Alida e Simone, che realizzano due piatti assolutamente di basso spessore.
Ma la “strategia” di Denny ha anche un altro risvolto: porta Maradona Youssef a vincere l’invention test. Probabilmente nessuno sapeva che i capelli d’angelo che Denny ha assegnato a Maradona sono un formato di pasta molto diffuso in Libano e quindi, di idee, Maradona ne aveva da vendere…
Denny, Denny, avere una strategia va benissimo, ma che sia incentrata più su di te e meno sugli altri!
A perdere la prova è La milanese Paola, che lascia lo studio dopo un invention test praticamente senza invention.
Menzione speciale per Almo, che dopo gli spaghetti all’assassina è riuscito a stupire persino Viviana Varese presentando dei “Tacos morbidi di pasta fatti a mano” che la chef ha addirittura suggerito di voler copiare. Cosa chiedere di più a questa prima puntata?
https://www.instagram.com/p/BqHpUTXHCnN/
Curiosità di MasterChef All star Italia 2018
Ad animare le sfide e ogni singolo intermezzo, amori nuovi e vecchi dissapori: Maurizio, il pittore-copy, pare si sia innamorato di Alida ma non può distrarsi perché sa che Denny lo tiene sotto torchio… Le loro postazioni sono praticamente attaccate, non sarà il caso di mettere un separé?
Qualche scaramuccia nasce quando Alberto esprime il suo giudizio negativo su Ivan: i due hanno modi di cucinare, vivere ed essere, completamente diversi. Fortunatamente per Ivan, fra la replica perfetta di un piatto e il giudizio positivo dei giudici, questa è stata una puntata assolutamente da ricordare. Viste le premesse, ci aspettiamo molto dalla prossima, quando rivedremo Antonia Klugmann, l’ex giudice di MasterChef, che ritornerà al fianco di chef Barbieri e chef Cannavacciuolo, anche se solo per una puntata.
E voi, avete seguito MasterChef All Star Italia? Qual è il vostro concorrente preferito?
Foto: masterchef.sky.it