Se in Piemonte chiedete un rollè nessuno vi capirà, quindi dovunque lo vogliate ordinare chiedete sempre e rigorosamente rollata di pollo. Questo ci ha detto a cena la mia amica torinese mentre serviva questo eccezionale secondo preparato per la cena che abbiamo organizzato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. E’ un secondo molto ricco, buonissimo
Risotto preparato da Nicoletta (padovana) per la cena dell’Unità d’Italia. La particolarità di questo piatto tutto veneto per i suoi ingredienti principali è che Nicoletta l’ha rinforzato con della salsiccia di Chiaramonte Gulfi sbriciolata e cotta insieme al radicchio. Buonissimo! Le dosi che trascrivo sono per 6 persone.
I friarielli sono broccoletti con infiorescenze appena sviluppate. In Sicilia, dalle mie parti, si chiamano piliddi o scramazzatura. Peraltro, sono molto simili alle cime di rapa e talvolta le sostituiscono egregiamente. La Pizza Salsiccia e Friarielli è un piatto tipico della cucina napoletana. Questa è la ricetta che mi ha passato un mio amico napoletano
E’ sostanzialmente un piatto della tradizione povera modicana che mi è stato suggerito dal bidello (o meglio da sua moglie) della scuola dove insegno e che non conoscevo. Il suo nome in dialetto è pani, ciurietti e sausizza e mi si dice che è sostanzialmente uno sformato o, se vogliamo, una frittata al forno. Ho chiesto
Questa ricetta l’ho ideata e preparata per una trasmissione di Rai 1, nella mia azienda dove io e la mia famiglia da tre generazioni coltiviamo l’arancia di Ribera Dop Brasiliano e Washington Navel, adesso riconosciuta con un sigillo dalla UE.
Dato che il mio orto quest’anno è stato prodigo nella produzione di grandi e bellissime zucche rosse, mi sto sbizzarrendo ad elaborare ricette in cui la zucca è l’ingrediente principale, e così anche per il pranzo di Natale ho preparato un risotto che ricorda l’impasto dei ravioli di zucca con gli amaretti. Naturalmente ho aggiunto
Questo è un piatto povero che preparava mio nonno raccogliendo la verdura spontanea che noi, in provincia di Agrigento, chiamiamo spicuna. E’ una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (la stessa del cavolo e del broccolo). Questa verdura, tipica di questo periodo, lessata veniva soffritta con l’aglio, la salsiccia, il peperoncino e le olive nere
Si avvicina il Natale: la Gallina Ripiena in Brodo è una ricetta mantovana adatta per le festività e da me rivisitata, lo so la madre del mio compagno (mantovana doc) si rivolterebbe nella tomba ma vi assicuro che è altrettanto buona quanto l’originale, ma più leggera, perché ho eliminato il lardo e le rigaglie. L’amaretto
Un piatto che probabilmente si colloca a metà strada tra la nostra Lucania e la vicinissima Puglia, per la presenza imponente di alcuni ingredienti che hanno una loro propria regionalità come il Canestrato di Moliterno (Lucania) e i funghi Cardoncelli (Puglia). Abbiamo variato leggermente dalla ricetta più tradizionale aggiungendo del pan grattato in mantecatura e
E’ un ottimo piatto, tipico della campagna senese, forse un po’ troppo invernale, data la presenza del cavolo nero ma è talmente buono anche senza il cavolo, che lo si può mangiare in ogni stagione.
È un modo alternativo di chiamare la salsiccia al forno con le patate. Siamo di fronte a una delle più classiche ricette ma qui più che parlare della ricetta in sé propongo un’idea diversa per la sua presentazione. Della serie: l’abito non fa il monaco. Se non possedete l’apposito attrezzino, scavate – armandovi di pazienza
La taverna Appia era un ristorante, che frequentavo da bambina e si trovava all’inizio di via Appia nuova nelle adiacenze di piazza San Giovanni in Laterano. Avendo avuto sempre uno spiccato gusto per i cibi buoni lo prediligevo fra tutti anche perchè conservava nell’ambiente un tocco di raffinatezza. Anfore romane appese alle pareti, affreschi, luci
è una ricetta buonissima e semplicissima inventata da mia nonna Grazietta (la nonna paterna) che non voleva che noi bambini mangiassimo la salsiccia al vino perchè convinta che il vino, appunto, ci potesse far male. Ora che sono grandicello accompagno questo piatto con un buon bicchiere di Nero d’Avola.
Antipasto, o – meglio – appetizer sfizioso. L’ho creato per una cena tra amici e servito nei piatti individuali come una sorta di trittico, presentando le crostatine in tre forme diverse (ovviamente avevo a disposizione formelle di varia foggia e misura).Le dosi sono per 6 persone. Accompagnatele con un bicchiere di ottimo Barbera d’Asti
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