Ieri sera, stravolto dalla stanchezza, sono tornato a casa ed ho trovato una coppia di amici che sono venuti a trovarci per annunciarci di aver deciso di sposarsi (era ora dopo 22 anni!) il prossimo luglio ed a cui mia moglie ed io faremo da testimoni. Ovviamente si sono fermati a cena ed io mi
Con pagliuzze di caciocavallo.Il risotto con i fegatini di pollo preparato secondo la ricetta di mia madre a casa mia s’è sempre chiamato alla finanziera. è un piatto che ho servito mercoledì 7 dicembre scorso a cena ad amici che si trovavano a Modica per il ponte dell’Immacolata. Per contrastare il sapore dolciastro dei fegatini
Antipasto caldo ideato da Carmelo Giannone e servito sempre durante la manifestazione “Insoliti abbinamenti”. Quelle che trascrivo sono le dosi per 6 persone.
Non più di un’ora per questo secondo vegetariano (ideale per cena) che potrebbe in qualche modo richiamare la parmigiana di melanzane con l’unica differenza che questa preparazione prevede la gratinatura.. È una ricetta che proviene sempre dal quadernetto di mia Nonna Amelia. Una particolarità. Mia nonna lo cuoceva in un forno a campana e ne
è una rivisitazione del sontuoso e ricchissimo Timballo di Maccarrunedda alla modicana. Le dosi che indico sono per 12 persone. Gli anellini sono un formato di pasta tipicamente siciliano.
Organizzandoci per la Pasquetta, i miei fratelli e io abbiamo deciso cosa preparare in maniera da suddividerci i compiti. Mia sorella mi ha chiesto di preparare questo timballo che – oltretutto – ha anche il sapore del ricordo. Lo preparava, infatti, nostra madre e mia sorella ne aveva conservata la ricetta. Me l’ha passata e
Ne esistono molteplici varianti e tutti fanno a gara per servire questo timballo ammantandolo della veste letteraria riconducibile a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del romanzo. Enrica l’ha voluto chiamare così proprio perché l’impresa garibaldina fa da cornice alle vicende del romanzo Il Gattopardo e perché mi è parso carino visto che l’ho presentato per
Piatto presentato da due amici di passaggio a Modica che si sono uniti alla comitiva per la cena dell’Unità d’Italia. Lui (Silvio) è modicano, Lei (Elisabetta) è varesina, per cui hanno deciso di preparare qualcosa di tipicamente nordico coniugandolo con un ingrediente che fosse legato intimamente al territorio modicano ed hanno servito questa terrina di
Piatto assaggiato qualche settimana fa durante una pausa pranzo in una trattoria a me vicina. Ormai mi conoscono e non mi fanno più neanche chiedere la ricetta. L’ho rifatto a casa con un buon successo apportando due piccole varianti ad uso e consumo dei figli.
Sontuoso piatto della tradizione gastronomica modicana del carnevale. Erano parecchi anni che non la si preparava a casa mia. Ho voluto recuperarla e mi sono fatto dare la ricetta, scrivendola sotto dettatura, al telefono dalle mie zie. Mi raccomando è un piatto unico. Non azzardatevi (a meno di non avere stomaci da struzzo) a farlo
Questa è una ricetta che appartiene alla tradizione della Sicilia sud orientale, in cui i sapori del mare e della terra si coniugano spessissimo. Erano anni che non la si preparava a casa mia. A Capodanno, però, sono stato a pranzo da mia sorella che me l’ha servita e – di conseguenza – riportata alla memoria.
Questa è una delle ricette che mi sono fatto dare dalle allieve della scuola di cucina e pasticceria che funziona presso il Monastero Benedettino di Modica durante la cena all’antica, tutta con antiche ricette della tradizione povera. è un secondo a base di legumi che ho assaggiato per la prima volta in vita mia proprio
Non chiedetemi perchè questo piatto si chiami così. La traduzione letterale dal dialetto sta per ravioli rotti, forse ad indicare che non c’è l’involucro di pasta, ma solo il ripieno. E’ un piatto della tradizione povera, di cui si sarebbe persa memoria se non fosse stato tenuto in vita solo dalle suore del Monastero Benedettino che
A casa mia, la si è sempre preparata coi i cavatelli freschi di ranza. La ranza nient’altro è che la farina integrale vera, quella cioè che non risulta dall’unione tra la farina di grano duro e la crusca. Purtroppo, però, anche qui in Sicilia è difficile trovarla, per cui ecco la mia variante coi fusilli.
Cosa c’è di meglio della zucca in autunno? In questa ricetta ho pensato di unire i ravioli di ricotta con la maggiorana, tipici della mia città, con la crema di zucca che proprio siciliana non è.
Ieri sera sono stato a cena da amici che mi hanno presentato questo risotto. Avevo sempre sentito dire di preparazioni a base di ortiche, ma non le avevo mai provate, forse per una certa diffidenza nei confronti di questa erba infestante. E’ stata, quindi una piacevole sorpresa: un risotto dai sapori contrastanti, da una parte l’amarognolo
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