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Gruppi di Acquisto Solidale del Pesce: come funzionano?

Redazione

La moda che ha visto il sorgere di Gruppi di Acquisto Solidale in tutta Italia continua. Frutta, verdura, olio, vino, salumi, formaggi, uova, detersivi, prodotti da forno e pasta e, perché no, pesce! E se questa forma di distribuzione ed acquisto fosse anche sostenibile?

Vediamo come funzionano i GAS per il pesce fresco e conosciamo alcuni esempi attivi sul nostro territorio.

Gruppi di Acquisto Solidale del Pesce fresco

Cosa sono?

I Gruppi di acquisto solidale di pesce fresco funzionano esattamente come quelli di frutta e verdura. I GAS dovrebbero consentire un risparmio economico e hanno precise connotazioni etiche: si basano su un consumo consapevole orientato verso un prodotto di qualità che tenga conto del rispetto dell’ambiente, delle tradizioni locali e del lavoratore, con il quale viene stabilito un rapporto diretto.

L’acquisto è diretto dal pescatore al consumatore, il pesce viene pescato nella notte e la mattina arriva ai Gruppi di Acquisto per la distribuzione.

Una strada alternativa quindi ai tradizionali luoghi di acquisto, che distribuisce solo prodotto locale e di stagione.

gas pesce

baldovina / Shutterstock.com

GAS per una pesca sostenibile

Perché acquistare dal pescatore ci assicurerebbe che il prodotto è fresco e perché è sostenibile? I gruppi di acquisto consentono di entrare direttamente in contatto con i pescatori e con loro accordarsi per la fornitura. Ci si rivolge sostanzialmente a pescatori artigianali, che lavorano su piccola scala e che vendono ciò che in giornata possono ottenere dal mare, con rispetto per la stagionalità, i tempi riproduttivi, i fermi pesca, i momenti in cui si può o non si può pescare. In questo modo i gruppi di pescatori artigianali possono sopravvivere in un mercato dove sono le grandi compagnie di pesca a farla da padroni.

Pescatori ed aziende al servizio dei GAS

Facciamo alcuni esempi di aziende che riforniscono i GAS e cerchiamo di capire perché hanno deciso di lavorare in questo modo.

  • Fish Box promuove il consumo del pesce locale e di stagione. La zona di pesca dei pescherecci da cui si riforniscono è l’Adriatico, in particolare Termoli nel Molise. Le specie che vendono attraverso i loro fish box sono quelle che si trovano nel mare secondo la stagionalità, la freschezza è garantita dal fatto che l’acquisto avviene di notte all’arrivo dei pescherecci e la consegna al mattino successivo.

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  • La Cooperativa del Golfo di Catania è un’azienda che lavora con piccoli pescherecci, con sistemi ecocompatibili, e ha un particolare rispetto per i tempi di riproduzione e crescita del pesce. Oltre al pesce fresco, preparano prodotti sott’olio, confezionati in olio di oliva biologico. Le zone di pesca, indicate anche in etichetta, sono Catania, Portopalo di Capo Passero, Mazara del Vallo e il comparto del messinese. Oltre ai GAS, i canali di vendita sono ristoranti della zona e botteghe equo e solidali.
  • Piccola Pesca di Anzio, invece, rifornisce la rete GAS di Roma di pesce fresco, locale e di stagione. Secondo questi pescatori, la filiera corta è una garanzia di qualità per il pesce. Infatti, il settore è fortemente industrializzato e il prodotto è di difficile tracciabilità, spesso arriva da stock ittici supersfruttati, che magari si trovano anche dall’altra parte del mondo.

I Gruppi di Acquisto Solidale sono dunque una ulteriore possibilità, per chi vuole e può acquistare pesce dei nostri mari e fresco, con un occhio alla sostenibilità. Come approfondimento sul tema dell’acquisto diretto, consiglio ai più tecnologici l’articolo sulle alternative 2.0 per fare la spesa.

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