Gnammo: anche la cena diventa “social”
È proprio vero che il cibo è il miglior mezzo di socializzazione, parola di Gnammo. Questa è la prima piattaforma italiana di social eating, dove tutti gli appassionati dei fornelli e della buona cucina possono ritrovarsi per mangiare insieme a casa di cuochi (amatoriali) sconosciuti
Gnammo ha cominciato a prendere forma nel 2011, ed è diventata una realtà tra il 2012 e il 2013. I suoi numeri confermano un grande interesse da parte del pubblico, gli gnammer (neologismo nato sulla piattaforma) registrati sono quasi 100mila, i cuochi circa 3mila in oltre mille città in tutta Italia.
Ma capiamo insieme meglio cos’è Gnammo, come funziona e le recensioni che sta ottenendo.
Come funziona Gnammo?
Amate le cene a sorpresa e siete sempre alla ricerca di nuove persone interessanti e amanti di cucina da conoscere? Gnammo è quel che fa per voi.
Per entrare a far parte di questa famiglia social dovete, ovviamente, iscrivervi, e a quel punto comincerete ad esplorare da gnammer o cooker: commensali-procacciatori di tavolate o organizzatori di un evento culinario. La regola di fondo è: qualcuno organizza una cena a casa o in una location di cui dispone, chiede una quota di partecipazione, stabilisce un minimo e massimo di “invitati”. Trattandosi di una community gastronomica, e non di un ristorante di lusso, neanche a dirlo, i prezzi solitamente si mantengano sempre entro un tetto di spese ragionevole.
Una volta organizzato l’evento il cooker andrà a spulciare il profilo dello gnammer che ha mostrato interesse nella cena e in quel momento deciderà se aprire o meno le porte di casa. Ricordiamo infatti che la maggior parte degli eventi prevede proprio di fare le cene a casa dei cuochi, quindi l’ultima parola sui commensali spetta a loro!
Per i pagamenti ci sono regole molto rigide. Chi prenota paga, la piattaforma trattiene il 12% e il giorno dopo trasferisce quel che resta a chi ha cucinato. Gnammo evidentemente funziona molto bene, se i fondatori hanno potuto rifiutare i 300mila euro offerti da due investitori per il 15% del capitale durante Shark Tank, il reality andato in onda su Italia 1 che vedeva al centro il tema dell’imprenditorialità. La cifra richiesta era quella, ma per il 10% e non hanno ceduto alla tentazione. Gnammo, infatti, viene valutata circa 3 milioni di euro.
“Capita che le persone al primo evento organizzato, dopo un po’ di timore, esplodano in commenti entusiastici e stupiti, per gli incontri inattesi e piacevoli che la tavola di Gnammo riserva. Ma in fondo non siamo altro che il più vecchio social network del mondo… la tavola”. Gian Luca Ranno, il fondatore, non ha fatto altro che dare al social ciò che è sempre stato social. “La cosa che ci piace infatti, e che piace soprattutto a quelli che lo hanno fatto e lo rifanno, è che in questa community la piattaforma smette di essere il luogo in cui si costruiscono le relazioni, e diventa lo strumento di incontro” continua Gian Luca.
Gnammo è legale? Tutte le differenze tra social eating e home restaurant
Vi assicuriamo che molti si sono posti la domanda, e la risposta è assolutamente sì. Quindi non vi preoccupare, non rischiate nessuna multa, né come gnammer né come cooker.
Il discrimine per la legalità (o la sua mancanza) sta nella differenza tra social eating e home restaurant. Il primo infatti “corrisponde ad eventi tra amici, saltuari, riservati a chi ha prenotato ed è stato accettato dal cuoco e senza organizzazione imprenditoriale, il cui scopo è esclusivamente quello della socialità”. L’home restaurant invece corrisponde a “realtà che organizzano eventi con regolarità, ed adoperandosi affinché anche il rendiconto economico abbia una valenza importante”.
Gnammo, appartenendo al primo caso, rientra quindi totalmente nella legalità. Ma non solo, per essere sicuri e più corretti possibile, la piattaforma ha anche stipulato un Codice Etico, che stabilisce le modalità di comportamento che gli utenti della piattaforma (gli Gnammers) si impegnano a rispettare nell’organizzazione e gestione degli eventi food casalinghi.
Viene pubblicato in una modalità innovativa: chiunque sia registrato o meno a Gnammo può contribuire alla sua crescita e definizione, utilizzando gli strumenti di dialogo presenti sul portale.
Avete mai partecipato o organizzato una cena con Gnammo? Condividete con noi la vostra esperienza!