Strangozzi alla spoletina

Gisella Salvati
Tipici della cucina tradizionale umbra e più precisamente di Spoleto, gli strangozzi sono una pasta realizzata con acqua e due tipi di farine. Non sono né spaghetti né fettuccine: il loro aspetto è più simile ai tagliolini ma, a differenza di questi, sono più spessi e si fanno senza uova. Sono chiamati, a seconda delle zone, anche stringozzi o strengozzi. Il nome di questa pasta è molto curioso: la sua forma richiama i lacci di cuoio per le scarpe, le stesse stringhe che, secondo una leggenda, al tempo dello Stato Pontificio gli anticlericali utilizzavano per strangolare gli ecclesiastici. Da qui nasce la parola ‘’strangozzi’’ che è il risultato della fusione tra le parole “stringa” e “gozzo”.
Credits immagine in evidenza: Alessio Orru/shutterstock.com
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Preparazione 45 minuti
Cottura 15 minuti
Tempo totale 1 ora

Ingredienti
  

Ingredienti per 500 g di pasta

Ingredienti per il sugo

Istruzioni
 

  • Per prima cosa preparate il sugo: fate soffriggere l'aglio con due giri di olio e versate la passata di pomodoro. Condite con un pizzico di sale e una spoleverata di pepe nero e fate cuocere a fiamma bassa per 15 minuti.
  • Nel frattempo mescolate con un cucchiaio entrambe le farine in una ciotola capiente.
  • Trasferitele su una spianatoia o sul banco di lavoro, create un buco al centro, unite l'acqua e l'olio e impastate fino a realizzare un composto omogeneo. Fatelo riposare 10 minuti per renderlo elastico.
  • A questo punto, con un mattarello, stendete la pasta fino a ottenere un rettangolo con uno spessore di circa 2 millimetri.
  • Spolverate la sfoglia con un filo di farina di semola quindi arrotolatela su sé stessa e tagliatela a fettine di circa 2 millimetri, così da ricavare una pasta lunga a sezione quadrata.
  • Mettere sul fuoco una pentola con acqua e quando raggiunge il bollore unite gli strangozzi e cuoceteli per 3-5 minuti.
  • Una volta cotti scolateli, uniteli al sugo e serviteli.

Note

Consigli e conservazione
  • Per evitare che gli strangozzi si attacchino dopo essere stati preparati, vi suggeriamo di separarli immediatamente e di cospargerli leggermente con della farina di grano duro così si asciugheranno senza aderire gli uni agli altri. Assicuratevi però di scuoterli bene prima di immergerli nell'acqua bollente.
  • Vi consigliamo di cuocere gli strangozzi al dente e per non farli attaccare durante la cottura aggiungere un cucchiaio di olio all'acqua.
  • Se lo gradite, potete insaporire ulteriormente gli strangozzi alla spoletina con una spolverata di formaggio grattugiato.
  • Per preprare il sugo è possibile utilizzare anche i pomodori freschi maturi o i pelati.
  • Potete conservare gli strangozzi alla spoletina per un paio di giorni al massimo, chiusi in un contenitore ermetico, posti in frigorifero e riscaldarli in padella prima di servirli.