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Patata Transgenica: E’ Arrivata In Europa

Redazione

patateParliamo di ogm con Patrizio e il Prof. Rudi Costa

 

 

 

patateQualche tempo fa la Comunità Europea ha preso una decisione che ha sconvolto e diviso l’opinione pubblica. Stiamo parlando del fatidico verdetto riguardo alla patata Amflora, non a caso rinominata dai media “la patata della discordia”. Dopo oltre 12 anni di sospensione della moratoria sugli ogm, il via libera della Commissione ha suscitato un serio scalpore e dato vita ad un dibattito che ha coinvolto associazioni e partiti politici.
Luca ZaiaLa nostra nazione in particolare si è trovata in totale disaccordo con la CE. L’ex Ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, si è detto profondamente preoccupato per l’assetto del settore primario italiano, la presidente del Partito Verde Europeo era “esterefatta e indignata”, mentre i Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) hanno espresso estremo dissenso.
Il motivo di tanta avversione? Di fatto questi non sono i primi organismi geneticamente modificati coltivati nel vecchio continente, ma la patata in questione contiene un particolare gene definito “marker” che conferisce la resistenza ad un antibiotico importante per la salute umana. Quest’ultimo è stato oggetto di accurati esami da parte di Enfa (Autorità UE sulla Sicurezza Alimentare), Emea (Agenziabandiera della comunità europeaEuropea del Farmaco) e Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità); il primo ente ha concluso le sue ricerche con il consenso, mentre gli altri due continuano a dimostrarsi preoccupati sugli effetti di questa variazione nel codice genetico del tubero.
La Commissione Europea, alla fine, ha ritenuto improbabile la trasmissione di un gene da una pianta a un batterio e ha permesso alla patata Amflora di fare il suo ingresso nel mercato comunitario.
L’inversione di rotta da parte della CE si è rivelata inattesa e sospettajohn dalli.
La velocità diapprovazione dell’argomento, dimostrata dal nuovo responsabile per la Salute e Politica dei Consumatori, John Dalli – rispetto al profondo dissenso del suo predecessore, Stavros Dimas – ha giustamente destato qualche perplessità.

Questo è stato solo il primo segnale di cambiamento che ha coinvolto e mobilitato anche i giudizi dei consumatori, ma è chiaro che in futuro avverranno altri eventi simili e l’opinione di noi cittadini a riguardo sarà sempre più influenzata da confusione e incertezza.

Il Giornale del Cibo non può restare indifferente a questo clima: insieme a Patrizio abbiamo deciso di dare attenzione agli interrogativi di chi, come noi non è uno scienziato, e di portare maggiore chiarezza.
“Io per primo non vorrei prendere una posizione a priori su questi argomenti basata solo su mie convinzioni ideologiche. piante di patateProbabilmente l’ogm in sé per sé non è da demonizzare, dipenderà molto anche da come viene utilizzato…” inizia Patrizio.
E’ chiaro però che in questo contesto sono due i principali dubbi sull’argomento. Il primo, e più immediato, si riferisce alla salute. La patata della multinazionale BASF è stata approvata solo per uso industriale o come fonte di amido per il mangime degli animali, ma cosa ce lo garantisce? E poi, che tipo di effetti potrebbe avere sull’assetto politico economico dell’Europa e del mondo l’ingresso degli ogm nel mercato? “Dovremmo fare attenzione anche all’aspetto etico di questa situazione ” – dice Patrizio – “Pensare ai risultati devastanti che potrebbe avere questo tipo di coltivazione estensiva su storia e le tradizioni dei territori”. Inoltre, le sementi biotech date in mano ai paesi ricchi e alle loro multinazionali, altro non farebbero che allargare ancora di più il divario fra potenti e affamati. Che dire poi della tesi che vuole gli ogm come la soluzione della fame nel mondo? “Il modo migliore per aiutare i paesi in via di sviluppo sarebbe riuscire a dargli autonomia” sostiene Patrizio.
Patrizio, Mariella e il Prof. Rudi CostaD’altra parte però gli ogm porterebbero indubbi vantaggi. “Penso sia importante capire con gli scienziati di cosa stiamo parlando: questa è una sensazione sociale in cui mi riconosco. Non sono molto favorevole agli ogm ma penso che questi organismi geneticamente modificati, se utilizzati in modo controllato, possano avere anche effetti benefici”conclude Pat.
prof. Rudi CostaPer tutti questi motivi abbiamo interpellato un noto luminare di biologia, il professor Rudi Costa, un esperto di fede progressista e compagno di Patrizio nel progetto “In viaggio con Darwin” all’isola di Chiluè. Ecco cosa ci ha spiegato.

GdC: Cosa sono gli Ogm?

pianta di patataRudi Costa: Gli OGM sono organismi geneticamente modificati. La modificazione genetica può essere ottenuta con diverse modalità:
a) in modo spontaneo, per effetto di mutazioni spontanee, incroci, infezioni virali, ecc.
b) in modo guidato dall’uomo, mediante incroci e selezione, per effetto di mutazioni casuali indotte con agenti mutageni (ad esempio con radiazioni) e successiva selezione. Con lo sviluppo delle tecniche di ingegneria genetica gli OGM vengono oggi prodotti sempre più spesso anche mediante la manipolazione del DNA degli organismi attraverso l’inserimento o il silenziamento mirato di geni specifici.

GdC: Potrebbe spiegarci cos’ha di particolare la patata Amflora? E perché ha suscitato tanto scalpore il suo ingresso nel mercato?

patataR.C: La patata Amflora è una patata, prodotta da un’azienda tedesca (BASF), in cui è stato silenziato (inattivato) il gene che codifica l’enzima necessario per produrre l’amilosio. L’amido della patata è costituito da due componenti: l’amilosio (circa il 20%) e l’amilopectina (circa 80% del totale). Entrambi sono polimeri di glucosio ma hanno proprietà differenti. L’amilosio gelifica mentre l’amilopectina è un addensante. Per molte applicazioni industriali è solo l’amilopectina ad essere di interesse, mentre l’eliminazione dell’amilosio è piuttosto costosa. campoBisogna inoltre ricordare che solo il 25% delle patate prodotte in Europa è destinato all’alimentazione e la patata Amflora è destinata esclusivamente ad usi industriali: verrà utilizzata nell’industria della carta, in cosmetica, nell’industria tessile e in molti altri settori industriali. L’approvazione per la coltivazione della patata Amflora è arrivata il 3 Marzo 2010, dopo molte polemiche e richieste di chiarimenti. campo di patateE’ dal 2003 che si attendeva l’approvazione dell’Unione Europea per la sua coltivazione. Nel frattempo è stata prodotta con un’altra tecnica una patata con le stesse caratteristiche: gli scienziati del Fraunhofer Institute for Molecular Biology and Applied Ecology in Germania sono riusciti ad inattivare, con mutazioni mirate, il gene responsabile della produzione dell’amilosio. Il risultato è una patata che, esattamente come Amflora, possiede solo amilopectina.

GdC: Che cos’è un gene “marker”? E’ d’accordo con il verdetto della Comunità europea sull’argomento?

provetteR.C: Il gene marker è un gene che viene inserito nell’organismo da modificare, insieme a quello di interesse, per verificare, in base alle proprietà che conferisce, che l’organismo sia stato effettivamente modificato, e che sia quindi un OGM. Nel caso della patata Amflora il gene marker utilizzato conferisce la resistenza ad un antibiotico, la kanamicina. Questo e gli altri geni marker usati sono geni che conferiscono resistenza a vari antibiotici e pertanto teoricamente pericolosi per la salute dell’uomo. D’altra parte essi sono largamente presenti nelle popolazioni batteriche in tutti gli ambienti naturali indagati (con l’analisi metagenomica). E’ da considerare comunque che la kanamicina (insieme con la streptomicina e la spectinomicina, altri geni marker usati negli OGM) è un antibiotico molto importante nel trattamento di infezioni gravi. Si ritiene però altamente improbabile il trasferimento di questo gene dalla patata ad un batterio (The transfer of antibiotic resistance marker genes from GM plants to bacteria has not been shown to occur either in natural conditions or in the laboratory in the absence of sequence identity in the recipient bacterial cell. Sequence identity is necessary to allow homologous recombination between the transformed DNA in the plant and bacterial DNA. European Food Safety Authority: EFSA, Published: 11 June 2009).

GdC: Pensa che gli organismi geneticamente modificati possano influire sulla salute di animali e uomini?

maisR.C: Non ci dovrebbero essere rischi diretti per la salute umana o animale derivati dall’uso di OGM, in quanto le variazioni inserite nel genoma degli organismi modificati riguardano caratteri che di per sé dovrebbero essere vantaggiosi. I rischi che potrebbero esserci sono di altra natura: ad esempio, un impoverimento delle specie o varietà coltivate esistenti. Impoverimento che d’altronde si sta già verificando anche in assenza di coltivazioni OGM. Altri rischi possono riguardare la diffusione dei geni che codificano per proteine che conferiscono resistenze ad antibiotici, che però, come già, detto è molto improbabile.

GdC: E’ favorevole o contrario alla diffusione degli Ogm? E perché?

pianta che germogliaR.C: Penso che la diffusione degli OGM debba avvenire in modo controllato, ma che ne potrebbero derivare notevoli vantaggi, non solo in termini economici. La modificazione controllata dei genomi di specie di interesse per l’uomo o per l’ambiente è più rapida e più sicura delle modificazioni che finora l’uomo ha selezionato attraverso incroci o ibridazioni.

GdC: Qual è la sua opinione riguardo a questa ultima vicenda?

R.C: Penso che spesso ci sia una difficoltà a comprendere quali siano i rischi reali e i benefici associati ad una novità come, in questo caso, l’introduzione nel settore agricolo di coltivazioni OGM. Molto spesso le opinioni (a volte molto forti) dei politici, degli amministratori e dei comuni cittadini si basano su informazioni insufficienti od approssimative e questa vicenda ne è, a mio parere, un esempio.

GdC: L’evento potrebbe compromettere l’assetto politico economico europeo e in particolare italiano?

chicco di caffèR.C: In Italia non ci sono particolari vantaggi (nè tantomeno necessità) nell’introduzione di OGM ad uso alimentare. Le istituzioni politiche sono interessate a tutelare l’immagine dell’Italia come leader nel settore dell’eccellenza alimentare e perciò tendono a screditare, a volte in modo ingiustificato, l’introduzione di OGM anche quando non riguarda prodotti destinati all’alimentazione.

GdC: Quali saranno gli effetti/cambiamenti per i consumatori europei?

pannocchieR.C: Se parliamo di prodotti destinati all’alimentazione, non ci sarà nessun effetto o cambiamento per i consumatori europei, visto che si tratta di una patata destinata principalmente all’industria della carta, comunque non ad uso alimentare.

GdC: Pensa che gli Ogm possano essere la giusta soluzione contro la fame nel mondo?

mappamondo paesi sottosviluppatiR.C: Non esiste un’unica soluzione per ovviare al problema della fame nelmondo. Si tratta infatti in buona parte di problemi che nascono dalla gestione di equilibri politici internazionali. Controllo demografico, istruzione, tutela del territorio, miglioramento delle condizioni igieniche, sono condizioni indispensabili per rendere autonoma una nazione dal punto di vista alimentare. Le biotecnologie in generale, di cui gli OGM sono un prodotto, possono aiutare a trovare la soluzione più adatta in relazione al tipo di ambiente e al tipo di alimentazione della popolazione residente.

 di Mara Briganti.

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