I vegani e i vegetariani sono spesso dei sognatori. Non si aspettano una rivoluzione alimentare all’insegna di un maggiore rispetto per gli animali e per il pianeta, ma ci sperano. Quello che auspicano è soprattutto di assistere a un graduale processo di sensibilizzazione verso tematiche quali la sofferenza animale negli allevamenti intensivi, le conseguenze che
“Io facevo parte della gente che diceva “oh povero agnello ma è così buono”, perché non avevo visto esattamente quello che c’era da vedere”. Questa la testimonianza della ballerina francese Sylvie Guillem, da 7 anni vegana, ecologista e testimonial della Peta, che fa leva sull’urgenza di un cambiamento mondiale di abitudini alimentari, raccontando la sua
È uno dei grandi dilemmi di questo secolo. Possiamo continuare a mangiare carne senza far soffrire gli animali e senza distruggere il nostro pianeta? Basterà seguire le indicazioni dell’OMS – ovvero moderarne il consumo – o sarà necessaria una rivoluzione, un’inversione di mentalità talmente dirompente da far sì che rinunciamo del tutto a una pratica
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