I sughi si fanno con mosto d’uva e farina: sono, quindi, un prodotto rigorosamente autunnale e sono diffusissimi a Bologna e dintorni. Sono simili a gelatine e si servono di solito in bicchierini e tazze monoporzione. Possono esere bianchi o rossi, a seconda del mosto utilizzato (uva bianca o rossa).
Questo, almeno ai miei tempi, era considerato il classico dolce di compleanno che i bambini adoravano, con su le candeline da spegnere. Adesso sta scomparendo, sostituito da bavaresi, semifreddi e torte gelato.
Questi biscotti sono originari della Scozia e vengono consumati prevalentemente i Inghilterra, Danimarca e Svezia. Sono biscotti a base di burro e per questo motivo è necessario utilizzare un burro di ottima qualità. Sono senza uova, quindi sono particolarmente adatti a chi soffre di un’intolleranza verso questo alimento. Questa è una ricetta di Valentina Gigli
Faccio una piccola premessa: io non sono una grande amante di dolci, di solito li faccio per il mio compagno che li porta a lavoro come spuntino da consumare con i suoi colleghi. Questa è una delle più richieste!
Questo era il classico dolce della domenica che la nonna preparava sempre: veloce, buono, e poco dispendioso. Venendo da una famiglia numerosa e da altri tempi, ha conservato le buone e sagge abitudini alimentari. Il suo motto: quando di soldi ce n’erano pochi ci si arrangiava con cose semplici ma al tempo stesso deliziose!
Mi ricordo ancora quando mi mettevo accanto a mia nonna, mentre cucinava, e le chiedevo: allora, nonna, quand’è che mi fai il croccante? Lei si asciugava le mani nel grembiule, prendeva il barattolo dello zucchero, una manciata di mandorle e trafficava con i suoi pentolini…poi rovesciava il croccante bollente sulla carta oleata sul tagliere, lo
E' una ricetta tipica delle mie parti, dove una volta la farina di castagne era la farina con cui i contadini mescolavano ciò che avevano in casa per produrre dei dolci semplici, ma saporiti ed energetici. Questa è la versione che faceva mia nonna: sono frittelline gustosissime, che se si mangiano insieme alla ricotta di
Sono tipiche del periodo di Carnevale e a Bologna si trovano (quelle buone!) dai migliori fornai e pasticcerie. Mia zia ne fa dei cabaret pieni ogni volta… e non ne rimane mai una neanche a piangere!!
Questo è un dolce tipico delle marche un pò lungo da preparare, ma veramente buono da gustare. Può assomigliare ad uno strudel, ma forse in versione più ricca di contenuti. Ce ne sono diverse varianti, io vi propongo quella che mi ha insegnato la mia nonna.
Questo è un dolce molto povero, non sò se della tradizione marchigiana o d’inventiva di mia nonna. Ricordo solo che lei mi diceva che in tempo di guerra non c’era l’abbondanza che abbiamo ora nella dispensa e questo semplice dolce era considerato una prelibatezza. Il nome liccanere deriva dal fatto che questa focaccia farcita con
Si tratta di un esperimento basato su una ricetta trovata su un libro di cucina (regalatomi sulla scia del mio recente entusiasmo culinario!). Come mio solito, non sono riuscita a seguire le indicazioni senza metterci del mio. Ecco il risultato.
Le madeleines? Il mio dolcetto francese preferito, un pò controcorrente rispetto ai tanto lodati e glamour macarons, ma secondo me, nella sua semplicità, tradizionalmente più ghiotto e fantasioso!
Quando si ha l’albero carico di limoni e gli amici ti regalano limoni, non resta che sbizzarrire la fantasia. Ed eccomi a preparare torte, crostate, thè e anche detersivo per piatti a mano al limone. Il giorno mi sono divertita tanto a fare il detersivo ho scritto la ricetta nel forum, delle ricette della nonna
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