
Un’altra prelibatezza della cucina regionale sarda: il gusto particolare della ricotta di capra, si sposa bene con il sapore delicato dei carciofi. Se non piace la ricotta di capra, basta ricorrere all’altra ricetta sarda: ravioli sardi con carciofi (culurjones chin cartzofa). Questa ricetta: ravioli di ricotta di capra e carciofi spinosi sardi è tipica della
Dolce barbaricino (Nuorese) preparato per la festa di Sant’Antonio abate. Il pistiddi di Orgosolo a differenza degli altri pistiddu, ha un gusto più delicato e meno deciso degli altri. Si narra che il pistiddi è nato qui e che il migliore lo facciano proprio ad Orgosolo. Perciò ho chiesto la ricetta, ad una mia conoscente,
Il Pistiddu è un dolce tipico sardo esattamente della Barbagia (Nuoro) e lo si prepara per la festa di San Antonio Abate. E’ una focaccia di pasta sfoglia o frolla ripiena di sapa (di mosto cotto o di fichi d’india o di corbezzolo) oppure miele o abbathu, semola di grano duro, scorza grattugiata d’arancia, zafferano o
Piatto di pasta semplice condita con solo formaggio pecorino o sugo di cinghiale.Originaria di Orgosolo (NU).Pasta simile a medaglioni, il nome infatti vuol dire maccheroni dilatati o allargati. Si usa cucinarli il 2 di novembre, alla sera vengono offerti ai defunti, già cucinati e conditi, in orgolese a sas animas, alle anime.
Se non avete la voglia di preparare la pasta, con questa ricetta sono ottime anche le pappardelle che potrete trovare in qualsiasi supermercato.Come pure potrete utilizzare dei cuori di carciofo surgelati.
Nome completo: Pappardelle al ragù di piccione (o quaglie) e pesto di rucolaQuesto piatto lo propone Silvio Galizzi patron di uno dei migliori ristoranti di Lugano al Portone, ristorante citato nelle guide internazionali Europee.
Fragrante, morbido e saporito…
E’ un piatto tipico della mia zona che si cucina nel periodo di Carnevale ed in special modo il Venerdì Gnocolar cioè l’ultimo venerdì che precede la fine del periodo carnevalesco.
Sono stati il mio primo esperimento culinario di pasta ripiena e mi hanno dato tanta soddisfazione
Quando si sciolgono le parti grasse interne del maiale , le sugne, restano delle parti solide,ancora commestibili , se il processo di liquefazione del grasso è stata svolta come si deve. In certe zone d’Italia vengono commercializzati schiacciati col nome di “ciccioli”e vengono consumati come stuzzichini. In Sardegna con questo prodotto si preparano delle buonissime
Dolce tipicamente sardo. Io ho questa ricetta ma è possibile che nella stessa Sardegna ci siano posti dove cambia qualche ingrediente.