Questo dessert lo preparava spesso mia madre. Da dove provenga non lo so. So solo che è buonissimo, ma che difficilmente lo si può proporre come fine pasto, ameno che non si sia trattato di un pranzo o una cena leggeri. Io consiglio di servirlo in occasioni quali una riunone pomeridiana tra amici o un
lo chiamo così perché l’ho assaggiato a Londra in un ristorante danese, anche se per ingredienti e gusto complessivo sembra un dolce-dessert italianissimo…
E’ uno di quei dolci non molto dolci che però appagano e deliziano. Ricorda lo strudel ma con qualcosa in meno, per ingredienti e sontuosità, e qualcosa in più, per forma (quella finita, di un dolcetto monoporzione) e sapore deciso. E’ preferibile scegliere delle pere non molto grandi tenendo conto che la metà dei frutti
dolce con ricotta e canditi,da mangiare anche con il cucchiaio quando è caldo,gustoso anche freddo, conserva la sua morbidezza e aumenta il suo sapore meridionale,tagliato con una spatolina che tira fuori una fettina coperta dalla sua crosticina dal gusto unico. Immagine in evidenza di: Bildagentur Zoonar GmbH/shutterstock.com
Finalmente dopo un un pochi di anni mi sono di nuovo cimentata nella preparazione del tiramisù ma come ogni volta che preparo qualche cosa volevo apportare delle modifiche lasciandomi guidare dall’istinto aprendo la dispensa….e questo è stato il risultato…e per chi l’ha assaggiato un’apoteosi di gusto.:-))
Semplice, sana, leggera (contiene pochissimi grassi) e con ingredienti genuini. Ottima per una merenda o, nella refezione scolastica, per concludere un pasto a piatto unico. Di facile e veloce realizzazione, da gustare anche al cucchiaio eventualmente tiepida e accompagnata con gelato o salsa calda alla vaniglia
Questo particolare panettone -da non confondere con labisciola- è tipico della mia valle. I nostri nonni lo chiamavano:panun e probabilmente è stato ideato mettendo insieme ingredienti del posto, semplici e altamente nutrienti, visto il clima invernale e la non facile disponibilità di ingredienti particolari. Oltre ad essere buono,ha anche la caratteristica di conservarsi a lungo:un
Se volete stupire i vostri ospiti con un dessert insolito, questa è la ricetta giusta. Di solito il couscous si gusta salato, ma nella cucina libanese il couscous si prepara anche come dolce. La ricetta proviene dalla moglie di un mio amico che è, appunto, di origine Libanese. In suo onore il nome della ricetta.
Questa l’ho preparata ieri sera per il pranzo di oggi, 6 gennaio 2009. Ha riscosso un buon successo in famiglia (i miei giudici più severi). La ricetta proviene da una collega d’ufficio di mia moglie di origini abbruzzesi, ma non so se sia una loro ricetta tradizionale. Noi abbiamo assaggiato il dolce in casa sua,
Questa preparazione mi è stata servita come dessert a fine cena qualche giorno prima di Natale. E’ un abbinamento strano, ma delicatissimo e di gusto straordinario.Ovviamente ho dovuto far pressione con il cuoco del ristorante perché mi rivelasse la ricetta del gelato.L’ho preparato per il cenone di San Silvestro ed ho riscosso un unanime successo.
Non è proprio la caponata di melenzane tipicamente siciliana, ma una variante che da sempre si prepara nella mia famiglia, anche se non so ricostruire il perché si è sempre preparata in questo modo. So solo che è buonissima e chiunque l’abbia assaggiata è rimasto estasiato.Può essere utilizzata sia come controrno ricco con arrosti di
Un nome fascinoso ed un po’ misterioso per un dolce all’antica, dalla bontà assolutamente sincera. Ho trovato questa ricetta in un quaderno a quadretti grandi, di quelli delle prime classi elementari di una volta, lasciatomi in eredità da una Giacomina grandissima cuoca. Provatelo e non ve ne pentirete….Stavolta, le dosi sono per sei persone.
Compila il form e iscriviti ora alla newsletter de Il Giornale del Cibo. Riceverai ogni giovedì una selezione degli articoli, delle ricette e degli eventi più rilevanti della settimana sul mondo del food e dintorni.