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Brodo di cardi e volarelle

Brodo di cardi e volarelle

Nella bella e oggigiorno tanto danneggiata città de L’Aquila è considerata una delle specialità caratteristiche. Questa minestra si può preparare con pane a dadini oppure alle volarelle, caratteristici quadrucci di pasta all’uovo che vengono appositamente fritti. Il curioso nome probabilmente proviene dalla particolare leggerezza; infatti quando si friggono sembra addirittura che volino. E’ il piatto

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Cardi e funghi selvatici con patate

Il Cardo Selvatico “Cynara cardunculus” è molto diffuso e apprezzato nella cucina Sarda, dove viene consumato sia cotto, preparato in vari modi, anche come componente di minestre rustiche di erbe spontanee, o crudo in insalata irrorato di abbondante succo di limone e un filino d’olio di quello buono,da qualche anno piccole ditte artigianali lo preparano

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Gureu (cardo selvatico con uova e limone)

Come giustamente riporta l’amico Vostromo, il Cardo Selvatico Cynara cardunculus è molto diffuso e apprezzato nella cucina Sarda, dove viene consumato sia cotto, preparato in vari modi, anche come componente di minestre rustiche di erbe spontanee, o crudo in insalata irrorato di abbondante succo di limone e un filino d’olio di quello buono,da qualche anno

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Cardi in umido con la salsiccia

Quando si è mangiato in pinzimonio il cuore del cardo, che fare con le foglie esterne, più dure? Ecco qua!

spezzatino di tacchino

Spezzatino di tacchino con i cardi

Di solito è in questo periodo festa di San Martino, che si trovano al mercato i cardi, detti nel nostro dialetto gobbi. Il nome deriva dal fatto che vengono cresciuti con una legatura, che appunto li ingobbisce, e senza prendere molta luce così riamangono bianchi il più possibile. Credo si trovino in tutte le regioni