Alla scoperta della carambola: un frutto tropicale ricco di gusto e benefici per la salute

Federica Portuese
3 minuti

     

    Avete mai sentito parlare della carambola? Si tratta di un frutto tropicale conosciuto anche come “star fruit”, cioè frutto a stella, nome che si deve alla sua caratteristica forma. Se tagliato trasversalmente, infatti, la sezione che ne viene fuori è una classica stella a cinque punte. Ancora poco conosciuto in Italia, è diffuso soprattutto in Sicilia dove è apprezzato per il suo gusto agrumato e la consistenza croccante. La carambola è in realtà una delizia esotica che vale la pena conoscere non solo per il suo sapore unico, ma soprattutto per gli innumerevoli benefici per la salute. In questo articolo vogliamo parlarvi di tutte le proprietà della carambola, e darvi anche qualche consiglio per gustarla al meglio.

    sirikorn thamniyom/shutterstock.com

    Che cos’è la carambola?

    La carambola è il frutto dell’omonima pianta, l’Averrhoa Carambola, che appartiene alla famiglia delle Oxalidacee ed è originaria del sud-est asiatico. Si tratta di un albero che può raggiungere tra i 5 e i 12 metri di altezza, dal portamento cespuglioso; è caratterizzato da grandi foglie di colore verde scuro e piccoli fiori rosa, per i quali viene coltivato anche come pianta ornamentale. La carambola è stata introdotta con successo in diverse aree dell’Africa e dell’Australia, nelle isole del Pacifico e in America Centro-Meridionale. Pur essendo una specie tropicale, si è adattata al clima mediterraneo e recentemente è giunta anche in Italia, dove  è coltivata soprattutto in Sicilia.

    Il frutto è caratterizzato da una buccia liscia e cerosa, verde se è ancora acerbo e di colore giallo paglierino quando giunge a maturazione. Le dimensioni variano dai 5 ai 15 cm di lunghezza e 2-9 cm di diametro. Ha una forma ovale e presenta creste laterali longitudinali – quelle che, come abbiamo già accennato, in sezione trasversale formano la caratteristica stella a cinque punte.

    La polpa bianca è croccante e succosa come quella di una mela, ma il sapore è leggermente aspro e poco zuccherino, simile a quello di una prugna. Ogni frutto contiene 10-12 semi marroni edibili, ma essendo duri generalmente sono scartati. Prima di scoprire come gustare al meglio questo insolito frutto tropicale, vediamo insieme quali sono le sue proprietà.

    Proprietà nutrizionali della carambola

    Diversamente da altri frutti della stessa categoria, la carambola ha un basso contenuto di zuccheri (inferiore al 4%) e apporta solo 31 kcal per 100 g di prodotto fresco. L’energia viene fornita principalmente dal fruttosio, mentre sono trascurabili le quantità di proteine e lipidi. È ricco di fibre solubili ed è un’ottima fonte di vitamina C e di provitamina A, costituita in particolare dai carotenoidi luteina e zeaxantina. Contiene, inoltre, folati – noti anche con il nome di vitamina B9 – che svolgono un ruolo importantissimo nelle prime fasi di sviluppo embrionale. Ha un alto contenuto di sostanze antiossidanti, tra cui fenoli e flavonoidi, soprattutto quercetina, epicatechina e acido gallico. Tra i sali minerali sono presenti principalmente potassio e magnesio.

    Vediamo adesso in dettaglio quali sono i benefici per la salute di questo straordinario frutto tropicale.

    Un potente antiossidante

    Questo frutto contiene, oltre alla vitamina C, altri antiossidanti come flavonoidi e fenoli che aiutano a combattere lo stress ossidativo cellulare, contrastando la formazione dei radicali liberi, e riducono il rischio di invecchiamento precoce

    A supporto del sistema immunitario

    La quantità di vitamina C presente in questo frutto è circa la metà della dose giornaliera raccomandata e interviene in numerosi processi protettivi dell’organismo: in particolare sostiene il sistema immunitario e aiuta a prevenire le malattie da raffreddamento tipiche della stagione invernale.

    Alleato del cuore

    La presenza di magnesio e potassio e il ridotto contenuto di sodio fanno di questo frutto un alleato della salute del cuore. Questi minerali, insieme alla vitamina C, proteggono la funzione muscolare cardiaca e contribuiscono a regolare la pressione sanguigna.

    Regola il metabolismo 

    Ricco di fibre e povero di zuccheri, questo frutto regola e mantiene stabile la glicemia, diminuendo il rischio di picchi. Contrasta il riassorbimento del colesterolo, favorendone la riduzione. Le fibre, inoltre, contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà e migliorano la digestione, prevenendo o contrastando la stitichezza.

    Controindicazioni

    Fatta eccezione per i casi di allergia individuali, non ci sono rischi particolari associati a un consumo moderato di carambola, nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata. Tuttavia, occorre precisare che la carambola contiene anche ossalati, cioè sostanze che possono favorire la formazione di calcoli e interferire con l’assorbimento di calcio. È bene sapere che esistono due varietà di carambola: quelle dolci, più grandi e zuccherine; e quelle aspre, piccole e dal sapore acidulo.

    Queste ultime hanno un contenuto di acido ossalico (quindi di ossalati) maggiore, rispetto alle varietà dolci. In ogni caso, chi soffre di insufficienza renale o ha la tendenza a formare calcoli, dovrebbe limitarne il consumo. Sono state, inoltre, evidenziate interazioni con alcuni farmaci, per cui è necessario consultare il medico prima di consumare questo frutto.

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    Come scegliere e consumare la carambola 

    La carambola è un frutto completamente commestibile – dalla buccia, alla polpa, ai semi. Il consiglio è quello di scegliere frutti che siano sodi e ben maturi, con la buccia gialla e integra, e di conservarli in frigo per un massimo di 10 giorni. Se invece avete un frutto ancora acerbo, lasciatelo a temperatura ambiente e in meno di 4 giorni sarà pronto per essere consumato.

    Sebbene il suo sapore aspro non sia gradito a chi preferisce gusti più dolci e delicati, la carambola è un frutto che va consumato preferibilmente fresco e al naturale. In genere si aggiunge alle macedonie, tagliato a fettine sottili, oppure a frullati o centrifugati insieme ad altra frutta. Si utilizza spesso per decorare torte e biscotti. A seconda del paese in cui viene coltivato e consumato, la carambola può essere cucinata come se fosse una verdura e abbinata a piatti di carne o di pesce, oppure può essere utilizzata per produrre confetture, sciroppi o caramelle, spesso aggiungendo zucchero e spezie, come cannella e chiodi di garofano.

    E voi conoscevate la carambola?


    Immagine in evidenza di: sirikorn thamniyom/shutterstock.com

     

    È nata e vive a Catania ed è una biologa nutrizionista. Il suo piatto preferito è la pasta con le vongole: semplice e buonissima, fa sorridere tutti quelli che la trovano nella dieta; in cucina, per lei, non possono mancare: l'olio di Agira, perché è unico e speciale, in quanto è frutto della raccolta che ogni anno fa con amici e parenti, e un cucchiaio di legno che, come una bacchetta magica, trasforma e unisce i sapori.

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