Attenzione all’anisakis

Adriana Angelieri

Purtroppo mi è successo: ho visto l’anisakis con i miei occhi, un nematode bianco attaccato alla testa di numerosi gamberoni rossi che avevo acquistato per consumarli crudi.

Confesso di essere rimasto scioccato dalla visione di quei vermetti bianchi lunghi circa 3 centimetri e inesorabilmente presenti in tutti i miei amati gamberoni. Gli orridi parassiti erano anche tutti stecchiti dal freddo e quindi neutralizzati. Questo perché avevo fatto la sana prevenzione: giudiziosamente avevo tenuto i crostacei in freezer per 2 giorni, e tremo all’idea di quello che sarebbe successo se mi fossi lasciato andare a un momento di superficialità. Per intenderci, di quelli della serie “vuoi che capiti proprio a me?” Ebbene, sarebbe capitato proprio a me, e l’infezione da anisakis non è una passeggiata. Ugualmente non ho avuto il coraggio di mangiare i miei gamberi crudi e li ho fritti.

Tutto questo per raccomandarvi ancora una volta e con maggior vigore di abbattere sempreil pesce in freezer per 48 ore prima di consumarlo crudo. Quanto al suo consumo nei ristoranti, cercate di rassicurarvi che lo chef abbia compiuto questa indispensabile operazione.

di Martino Ragusa

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

Lascia un commento