#nuovapausapranzo

Nuova Pausa Pranzo: qual è la situazione della ristorazione collettiva dopo due anni?

Angela Caporale
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    La pandemia ha avuto un duro impatto sul settore della ristorazione collettiva e, a sua volta, sulla vita di migliaia di persone: lavoratori, studenti e famiglie. A due anni dal primo lockdown, la situazione in Italia è incoraggiante e, con il supporto delle istituzioni e le promesse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le imprese del comparto puntano a crescere, nonostante l’aumento delle materie prime stia creando ulteriori complessità nella ripartenza. Quali siano le priorità e le prospettive per il settore è uno dei temi che, come Giornale del Cibo, andremo ad indagare nell’approfondimento #NuovaPausaPranzo. Quest’oggi abbiamo intervistato Carlo Scarsciotti, presidente di Oricon – Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione per fare il punto della situazione.

    La ristorazione collettiva dopo la pandemia: intervista a Carlo Scarsciotti

    La ristorazione collettiva è un sistema strategico a livello economico e sociale per i territori di riferimento. Come sottolinea Scarsciotti, le imprese del foodservice, infatti, permettono non soltanto l’impiego di lavoratori e lavoratrici, ma hanno un ruolo importante nel favorire l’educazione alimentare e l’accesso al pasto sano e bilanciato per tutti.

    La nuova organizzazione del lavoro, il lockdown e la chiusura delle scuole hanno avuto conseguenze molto pesanti sul comparto che, tuttavia, è riuscito a conservare forza lavoro e competenze, e ora si prepara alla ripresa.

    La pandemia, dunque, ha avuto un duro impatto sul comparto, ma anche sui fruitori dei servizi della ristorazione collettiva. Secondo uno studio Euromedia Research per ORICON, durante il lockdown il 16,1% degli intervistati ha mangiato di più, il 68,6% ha seguito un’alimentazione più disordinata, poco bilanciata, dedicando anche uno spazio minore alla “pausa pranzo”.

    Ora, secondo Scarsciotti, è il momento in cui ribadire il ruolo economico, sociale ed educativo della ristorazione collettiva, anche con il sostegno, fondamentale, delle istituzioni.

     

    Come è cambiata la vostra pausa pranzo prima e dopo il Covid?

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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