Docg, Doc , Dop, Igt, Igp: il territorio italiano é pieno di eccellenze alimentari, spesso ufficialmente riconosciute come tali, talvolta note solo agli amanti della cultura gastronomica e della buona cucina. Per questo abbiamo deciso di dedicare una sezione ai prodotti che caratterizzano le nostre regioni e i nostri borghi, ma anche agli alimenti e alle preparazioni di alta qualità che occupano un posto privilegiato nella cultura gastronomica e nelle tradizioni di altri Paesi.Vini, birre prodotte artigianalmente, carni, formaggi, paste ripiene e dolci sono solo alcune delle tipologie dei prodotti di cui vi racconteremo ogni cosa: le origini, il territorio di provenienza, le tradizionali tecniche di produzione e lavorazione, gli usi e le curiosità a cui sono legati.
di Alex Castelli. Il caffè è un rito, un mito, una consuetudine, uno stile di vita. Soprattutto per noi italiani è un immancabile compagno di risveglio, ma non solo. Il caffè è gustato al bar o in casa, nel coffee-break al lavoro o alle macchinette self-service, ma è anche rappresentato, immaginato e raccontato in tutti
di Martino Ragusa. A Genzano troverete uno dei pani più buoni d’Italia, non a caso è il primo ad avere ottenuto il marchio di tutela europeo IGP. Per trovarlo non avrete nessuna difficoltà, in questa piccola città ci sono ben 18 forni, molti dei quali ancora a legna (qui li chiamano socce) che sfornano più
E’ un pesce che presenta diverse dimensioni. Può raggiungere i 10 kg di peso e i 60 cm di lunghezza, ma la forma è sempre la stessa: il corpo ovale e leggermente allungato è ricoperto interamente da grosse squame, il dorso è curvo, la bocca è piccola, ma fornita di denti aguzzi, ideali per triturare
Quando si doveva rimandare la semina del grano per l’avversità del tempo, nel territorio di Castelvetrano si ricorreva alla qualità “Tumminia” (o Trimilia,Timilia), un frumento “antico” a ciclo breve che può essere seminato fino a febbraio e già raccolto in giugno. La farina non era considerata di pregio perché scura e aromatica, stimmate del pane
di Martino Ragusa. Trichiuridi. Ha un corpo molto lungo (fino a 2 metri) di colore argenteo, privo di squame, nastriforme. La sua particolarità sta nella bocca, che presenta una mandibola più lunga della mascella superiore, entrambe però provviste di robusti denti. Il nome scientifico è Lepidopus caudatus. come riconoscere se è fresco Oltre alle caratteristiche
di Martino Ragusa. L’anguilla è un pesce a forma di serpente che vive sia in acque dolci che in acque salate. Deposita le sue uova nel mar dei Sargassi, nell’oceano Atlantico e successivamente la corrente del golfo trasporta le larve fino alle foci dei fiumi in Europa. Nella prima fase del loro sviluppo le anguille
di Martino Ragusa. Quelli che comunemente chiamiamo finocchi sono i “grumoli” commestibili della pianta, formati dalle guaine fogliari larghe, bianche e carnose che si accumulano le une sulle altre attorno a un piccolo fusto conico centrale. Il grumolo emerge a livello del terreno e si può raccogliere nell’arco di tutto l’anno, a seconda della zona
di Martino Ragusa. Un ortaggio di nicchia che potete trovare solo in Basilicata è il fagiolo di Sarconi. Sono fagioli dotati di un sapore personalissimo, molto delicati e belli a vedersi perché di diversi colori. Io li ho acquistati in un’azienda agricola di Sarconi che merita di essere visitata non solo per i fagioli ma
di Martino Ragusa. Per raccontarvi cosa sia l’aceto balsamico dovrò fare un appello speciale alla vostra attenzione. È una storia un po’ complicata, ma se pensate che una boccetta da 100 cc con in etichetta il termine “aceto balsamico” può costare da 2 a 70 euro, capite che l’argomento può interessare sia il vostro palato
di Martino Ragusa. Campotosto è un piccolo paese a 1400 metri di altitudine affacciato su un bel lago artificiale incastonato tra i monti della Laga, nel Parco Nazionale del Gran Sasso. Qui si producono mortadelle che niente hanno a che vedere con quelle di Bologna. Sono invece dei piccoli salumi di forma ovoidale, grandi più
di Martino Ragusa In Val Padana la cultura del maiale non è dappertutto la stessa. E’ sempre maiale, ma cambia il modo di intenderlo al momento di lavorarlo. La più importante di queste “enclaves culturali” si trova nella provincia di Parma, delimitata a est dal fiume Enza, che segna anche il confine con la provincia
di Martino Ragusa. Dal latino torreo (abbrustolire), con riferimento alla tostatura delle nocciole e delle mandorle, il torrone era già conosciuto e consumato dalle classi agiate, come da quelle più povere, al tempo dei Romani, come dimostrano alcuni scritti di Tito Livio. Nel XVII secolo la fama di questo prelibatezza si diffuse ulteriormente grazie alla
di Martino Ragusa. Non pensate al Rosso di Montepulciano come al figlio cadetto dei vitigni senesi di Montepulciano, fratello senza terra del Nobile DOC. Il Rosso è altrettanto nobile, dal punto di vista gustativo: così come a Montalcino è possibile ricavare da un unico vigneto due vini a denominazione di origine controllata, così anche a
Sono in molti a preferire la preparazione casalinga quando si tratta d liquori, il motivo è semplice: la scelta degli ingredienti freschi è assicurata e il sapore è tutta un’altra cosa. Ogni regione italiana possiede almeno una bevanda alcolica tipica: basti pensare al centerbe abruzzese o alla grappa veneta. Il Ratafià di Mandarino Quando si parla di
di Martino Ragusa. Il Bardolino DOC è un vino che proviene da una lista molto precisa di comuni del territorio gardesano veronese, stilata nel 1968. Una zona collinare decisamente favorevole alle coltivazioni vinicole, grazie al clima mite, addolcito dall’influenza benefica del Lago. Diverse uve concorrono a costituire il Bardolino e ognuna aggiunge una personale impronta
di Alex Castelli. In Irlanda il consumo pro capite di birra supera gli ottanta litri l’anno. Non è poco, certo, ma il vero primato sta nel fatto che quasi tutta è consumata alla spina, nei rinomati pub irlandesi, e che il dominio tra le case produttrici è saldamente in mano alla Guinness. La fabbrica della
di Martino Ragusa. Io lo uso in cucina come tutti e in salotto come test empirico di personalità. Secondo quanto ho osservato finora, chi afferma di detestarlo nell’80% dei casi è spaccaballe. Provare per credere. Se anche voi lo detestate, di sicuro rientrate ne 20%! Tornando in cucina, il colore della tunica che ricopre ogni
di Martino Ragusa. Una caratteristica della nostra Italia, è la possibilità di lanciarsi in accostamenti raffinati, sperimentazioni e prove. Io ho trovato eccellente l’accostamento tra l’affumicato di Sauris e la “Zahre Beer”, una notevole birra artigianale, integrale e non filtrata, prodotta a Sauris di Sopra dai giovani fratelli Massimo e Sandro Petris in società con
di Martino Ragusa. Alberello sempreverde chiamato anche lauro, ha foglie aromatiche di consistenza coriacea. Nell’antichità classica l’alloro era sacro ad Apollo e con le sue foglie intrecciate venivano incoronati i poeti, i generali, i geni, i saggi e gli atleti vittoriosi. Oggi finisce più spesso in testa ai laureati e nelle tasche degli aspiranti tali:
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