Raccolte di cibo e donazioni per l’Ucraina: ecco come fare

Alessia Rossi
3 minuti

     

    Dopo due anni di una pandemia che non ha ancora del tutto allentato la sua stretta, quello che non ci saremmo mai aspettati è di trovarci di nuovo di fronte a uno scenario di guerra in territorio europeo. No, non siamo tornati indietro nel tempo di cento anni, siamo nel 2022. Eppure, il conflitto è di nuovo qui, a poco più di 1.600 chilometri da casa nostra. Quello che sta accadendo in Ucraina – con conseguenze devastanti per la popolazione – è sotto i nostri occhi, e non accenna ancora a fermarsi. Fortunatamente, la risposta umanitaria è stata immediata, e dall’inizio del conflitto non sono mancate le iniziative di solidarietà – sia in loco che a distanza – per fornire ai rifugiati di guerra una prima accoglienza con viveri e altri beni di prima necessità. 

    In questo articolo vediamo come possiamo aiutare attivamente l’Ucraina e la popolazione attraverso donazioni in denaro a chi si occupa della distribuzione dei pasti, iniziative culinarie o altre modalità.

    Donazioni per sostenere la popolazione Ucraina: ecco come fare

    Migliaia di sfollati, una fuga senza precedenti. Questa guerra ha dato avvio a quella che sarà probabilmente la più grande crisi di rifugiati in territorio europeo dal secolo scorso. Tutte le associazioni umanitarie, dalla Croce Rossa alla Caritas, si sono mosse tempestivamente per aiutare sia la popolazione in loco, sia per accogliere i profughi arrivati in Italia. E non sono mancate le innumerevoli iniziative solidali da tutta Italia, come le donazioni di cibo e le collette alimentari. Una spinta di solidarietà impressionante, ma come spiega il vice-presidente della Croce Rossa italiana in un’intervista, c’è il rischio concreto che le raccolte alimentari improvvisate, per quanto lodevoli, purtroppo non arrivino a destinazione, vanificando il buon gesto. 

    Per sostenere il popolo ucraino meglio optare quindi per supportare direttamente le varie associazioni umanitarie e le organizzazioni internazionali effettuando donazioni in denaro. Oppure, nel caso di raccolte di cibo, informarsi attentamente sulle realtà italiane che si occupano dell’accoglienza dei rifugiati nel nostro Paese e sulle modalità di donazione

    Dragana Gordic/shutterstock.com

    World Food Programme delle Nazioni Unite

    Nel 2020 ha vinto il Premio Nobel per la pace, e nel 2022 il World Food Programme (WFP), agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della lotta contro la fame nel mondo, è in prima linea per fornire assistenza alimentare alla popolazione ucraina. Sono circa 3,1 milioni i profughi ucraini che hanno lasciato il Paese e al WFP servono 570 milioni di dollari per assistere le persone che hanno bisogno attraverso la distribuzione di cibo, di contanti e di vouchers da spendere in negozi selezionati. Il World Food Programme, sul suo profilo Instagram, ha raccontato come sia partita nelle scorse settimane una fornitura di circa 265mila biscotti ad alto contenuto energetico, facili da trasportare e da consumare. È possibile aiutare il WFP facendo una donazione singola o mensile andando direttamente sul sito.

    Croce Rossa Italiana

    Mancano cibo, acqua, elettricità. Di fronte a questa emergenza non è stata ferma nemmeno la Croce Rossa Italiana, che ha lanciato un’urgente raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità cui stanno dando risposta senza sosta i volontari. Come riportato sul sito, i primi aiuti – derrate alimentari, coperte e trauma kit, oltre che tende da campo – sono già arrivati per aiutare i colleghi della Croce Rossa ucraina, ma si può continuare a fare delle donazioni a questa pagina del sito dedicata.

    Save the Children

    I bambini e le bambine sono tra i soggetti più esposti al conflitto, e Save The Children è da sempre in prima linea per aiutarli. Come donare? A questa pagina si possono effettuare delle donazioni scegliendo l’importo che si vuole, oppure optando per una delle cifre presenti: con 83€, ad esempio, si può garantire cibo per un mese a una famiglia di profughi. 

    Drop of Light/shutterstock.com

    Unicef

    Temperature sotto lo zero, il confinamento nei rifugi, lo sfollamento e la fuga, il Covid-19 e altre epidemie, e uno stato nutrizionale preoccupante, con oltre 450.000 bambini sotto i 2 anni bisognosi di supporto alimentare. Per la crisi in atto, l’Unicef ha lanciato l’Appello d’Emergenza, in cui stima necessari oltre 349 milioni di dollari: 275,9 milioni per l’assistenza in Ucraina, 73,1 milioni per il supporto nei paesi limitrofi a bambini e donne in fuga dalle violenze. Per supportare l’organizzazione si può donare qui.

    Caritas Italia

    Supporto alla popolazione coinvolta e agli sfollati arriva anche dalla Caritas. Si occupa infatti delle azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuisce all’accoglienza di quanti arrivano in Italia. Qui trovare tutte le informazioni sulle donazioni.

    Banco Alimentare

    #AllTogether4Ukraine: questo l’appello di solidarietà lanciato dal Banco Alimentare Italiano, che si unisce alla raccolta fondi promossa dalla Federazione Europea dei Banchi Alimentari (FEBA, European Food Banks Federation). Si può donare sul sito ufficiale di FEBA.

    World Central Kitchen

    Se ne sta parlando moltissimo in queste ultime settimane: la World Central Kitchen è la ong fondata nel 2010 dallo chef José Andrés specializzata nella gestione di crisi umanitarie di portata globale. Nel 2020 aveva già attirato l’attenzione dei media mondiali per il supporto durante l’emergenza Covid, al punto che il Time le aveva dedicato la copertina di un numero. In occasione della guerra, invece, i volontari della ONG operano in 5 Paesi al confine con l’Ucraina e collaborano con i ristoranti locali per donare pasti (zuppe calde, pane, carne di pollo) ai rifugiati, ma anche a chi è rimasto nelle città ucraine. Per donare c’è il sito ufficiale.

    Halfpoint/shutterstock.com

    Una mappa dei centri di raccolta in Italia

    Come abbiamo detto, in tutta Italia sono fioccate le iniziative solidali e le donazioni per aiutare i rifugiati ucraini. Per chi non sapesse dove e come donare, uno strumento molto utile è quello pensato da due bielorussi residenti in Italia, Alexei Sytov e Elena Lukashova, che hanno creato una mappa su Google che riunisce tutte le iniziative di raccolta di cibo o di altri beni di prima necessità sparsi su tutto il territorio. 

    Iniziative gastronomiche di solidarietà per l’Ucraina

    Dalla “spesa sospesa” che ha visto insieme Coldiretti e Campagna Amica, all’iniziativa lanciata il 19 marzo “Un gelato per l’Ucraina” in cui un centinaio di gelaterie distribuite su tutto il territorio italiano hanno creato due gusti di gelato, uno giallo e uno blu come i colori della bandiera ucraina, devolvendo il ricavato a Emergency. Insomma, il settore del food non è rimasto con le mani in mano: ristoranti e associazioni del settore si sono mosse fin da subito per aiutare concretamente i profughi ucraini attraverso iniziative gastronomiche, collette alimentari e molto altro. Ad esempio, i proprietari del ristorante ucraino Kozak di Terni continuano a organizzare cene di beneficenza o raccolte fondi, ma non sono gli unici. 

    Oltre ai numerosi eventi già passati, segnaliamo prossimamente la cena di beneficenza che si terrà giovedì 7 aprile alla Rocca di Arignano, in Piemonte, organizzata con il contributo di Caffè Vergnano e l’azienda vitivinicola Tenuta Tamburnin. Grazie al progetto Women in Coffee e alla cena organizzata con una enoselezione offerta da Tenuta Tamburnin, parte del ricavato della serata sarà devoluto alla Croce Rossa per l’Ucraina. O ancora, il Laboratorio di antropologia del cibo organizza, domenica 3 aprile a Milano, un evento che vede insieme 15 cuochi da tutto il mondo e il cui ricavato sarà destinato alla CRI.

    Ovviamente, queste sono solo alcune delle innumerevoli iniziative e donazioni organizzate in tutto il Paese a sostegno dell’Ucraina. Ne conoscete altre? Segnalatecele nei commenti!

    È nata vicino a Bologna, ma dopo l'università si è trasferita a Torino per due anni, dove ha frequentato la Scuola Holden. Adesso è tornata a casa e lavora come ghost e web writer. Non ha molta pazienza in cucina, a parte per i dolci, che adora preparare insieme alla madre: ciambelle, plumcake e torte della nonna non hanno segreti per lei. Sta imparando a tirare la sfoglia come una vera azdora (o almeno, ci prova).

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