Carnet Della Cambusa

Adriana Angelieri

Titolo: Carnet della cambusa. Le ricette di Corto Maltese
Autore: Michel Pierre
Casa editrice: Lizard edizioni
Anno di pubblicazione: 2007
Pagine: 144
Prezzo: 22€

Negli ultimi tempi sono sempre più frequenti i manuali di cucina in cui a dare preziosi suggerimenti culinari sono beniamini e giganti della letteratura (basti pensare al recente A tavola con Harry Potter di Barbara Paoletti e Luisa Vassallonti). Sulla scia di questo trend, cappello calato sugli occhi, sigaretta trattenuta all’angolo della bocca e cerchietto d’oro al lobo sinistro, si è affacciato alla porta delle nostre cucine anche Corto Maltese, con tutti i profumi e i sapori delle terre toccate nei suoi viaggi, raccolti in un unico “Carnet della cambusa“.
L’idea di ripercorrerne le rotte tenendo d’occhio le sue provviste e spiando sotto i coperchi venne a suo tempo allo stesso creatore Hugo Pratt, il cui amore per la buona cucina è noto a tutti quelli che lo hanno conosciuto e che oggi prende corpo in questo libro scritto da Michel Pierre. Nei suoi cinque capitoli il libro racchiude ricette che il marinaio potrebbe aver provato, magari cucinato, a bordo della sua barca. Il numero dei capitoli è un rimando alle cinque zone geografiche attraversate da Corto Maltese e ci ricorda, inoltre, come ogni avventura sia in grado di stimolare tutti e cinque i sensi; ad esempio con un profumo, un sapore o la consistenza di un cibo, e di rendere memorabile l’esistenza di un uomo.

Copertina del libro Il carnet si presenta (anche strutturalmente, a partire dalla rilegatura a spirale) come una sorta di diario gastronomico di bordo, un quaderno su cui sono fermati ricordi, suggestioni e ovviamente ricette di una vita in giro per i mari del mondo. Non a caso, molte delle ricette riunite nel libro nascono dal mare e alcune dai meandri del fiume: la maggior parte si prepara al largo o in banchina e le più rare, come quelle di serpente o di dromedario, ci sanno sorprendere con la semplice ironia di un gusto inatteso.
Corto Maltese è un cuoco provetto e molto moderno, assolutamente consapevole del concetto di cucina fusion: da ogni viaggio trae spunto per riprodurre o creare un’interessante variante di una ricetta da lui precedentemente provata. Si tratta, in tutti i casi, di ricette “da marinaio” particolari, ma anche pratiche e veloci, pensate per essere preparate a bordo, anche in navigazione.

Tutte queste ricette, assai diverse tra loro, sono accomunate dal fatto di essere preparate con ingredienti particolarmente profumati, un ruolo fondamentale hanno le spezie (aglio, cipolla, curry, cumino) e ogni sorta di erbe aromatiche. E come si sa, profumo chiama profumo… Per questo motivo il sommelier Antonio Mazzitelli suggerisce di accompagnare questi piatti con vini ottenuti da vitigni particolarmente aromatici, riservando una particolare importanza alle bollicine: via libera quindi ai grandi champagne, ma anche agli italiani della Franciacorta e del Trentino. Per i piatti più poveri possono bastare le bollicine più semplici e meno impegnative del prosecco veneto.

Ad arricchire e rendere questo volume quanto più simile ad un vero e proprio diario di bordo, ci sono i bellissimi acquerelli e le vignette di Pratt, capaci più che mai di restituirci le atmosfere vicine, ma anche quelle più esotiche, delle avventure del grande marinaio. Il libro si conclude con una sezione dedicata ai cocktails molti dei quali, non facciamo fatica ad immaginarlo, avrà assaporato lo stesso Corto nei momenti delle sue solitarie riflessioni (le dosi indicate sono per una persona sola, per veri lupi di mare solitari!). Sembra strano però non trovare proprio in questa sezione il famoso cocktail Corto Maltese, che ricordiamo si prepara con rum, Cointreau, succo di limone, succo di ananas e alcune gocce di granatina.

Per l’originalità delle ricette e della stessa rilegatura, il libro è capace innanzitutto di farsi notare e, una volta scelto, di conquistare definitivamente un pubblico eterogeneo di amanti della buona tavola, anche di quella più esotica, di navigatori provetti, di appassionati storici di Corto Maltese e di tutti coloro che almeno una volta nella vita, hanno desiderato sentirsi cittadini del mondo.
Prosit, ancora lunga vita Corto!

di Giuditta Zuddas

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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