Bastarda

Adriana Angelieri

E’ chiamata anche Bastardella o Mezza Bastarda a seconda delle dimensioni. La sua invenzione è fatta risalire al XVIII secolo, quindi recentissima. E’ solitamente costruita in metallo, principalmente in acciaio inossidabile ma anche in rame. La caratteristica peculiare è la forma quasi semisferica. Non è nè circolare nè ovale. Somiglia ad uno scolapasta senza fori, non sempre è dotata di manici ed è priva dei piedini d’appoggio. Non sta diritta da sola ma può essere immersa in un bagnomaria ed esiste comunque una base-supporto dove posarla. Viene utilizzata per montare la panna, gli albumi ed altre schiume, per la maionese e le sue varianti, per addensare e cuocere le creme, mescolare altre masse. La forma è idonea all’uso della frusta e consente a questo utensile di lavorare nel migliore dei modi. Ne esiste una variante a forma quasi conica che serve per particolari applicazioni in pasticceria come la realizzazione di sciroppi ed altre preparazioni a base di zucchero.

di Vostromo

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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