pizze particolari

Le pizze più strane da provare almeno una volta nella vita

Erica Di Cillo
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    Alta, bassa, morbida, croccante, bianca, rossa, con più o meno condimento: modificando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia, la pizza è sempre buonissima e irresistibile. Seduce ogni palato e mette d’accordo grandi e piccoli a tavola. Nella versione classica, condita con pomodoro, mozzarella di bufala e una foglia di basilico, rigorosamente cotta in forno a legna, la pizza è un patrimonio gastronomico tutto italiano.

    pizza bresaola

    Oltre i confini, però, questo baluardo della nostra cucina è sottoposto a svariate rivisitazioni, come molti altri piatti della tradizione. La creatività prende il sopravvento e ci si può trovare di fronte ad abbinamenti quantomeno bizzarri e inaspettati. Ma se pensate che la famosa pizza “Pepperoni” o quella con l’ananas siano stravolgimenti dell’originale, aspettate di sapere cosa combinano i pizzaioli australiani o svedesi (per citarne un paio) quando si confrontano con il famoso impasto lievitato. Pronti a scoprire le pizze particolari in giro per il mondo e a domandarvi se mai le assaggereste? Prima di partire per questo viaggio, apriamo una parentesi su alcune pizze “speciali” che meritano una menzione d’onore, ognuna per motivi differenti.

    Pizze speciali: quando viene voglia di esagerare

    La cucina è da sempre un terreno di sperimentazioni, sul quale i professionisti si sfidano a colpi di invenzioni e abbinamenti, e il mondo della pizza non è da meno. Cosa accade, però, quando ci si lascia trasportare un po’ troppo dall’entusiasmo e dalla voglia di strafare? Ecco alcune pizze davvero speciali, che vale la pena di menzionare quando si parla dell’argomento.

    1. Pizza con caviale e foglie d’oro. La più costosa pizza del mondo si trova, naturalmente, negli Stati Uniti. Per la “modica” cifra di circa 2.000 dollari, nella Grande Mela si può gustare una meraviglia di formaggio inglese, tartufo, caviale, fiori eduli e, ovviamente, foglie d’oro. Anche in Italia, sulla scia d’oltreoceano, in alcuni locali è possibile ordinare pizze simili, spendendo circa 50 euro.
    2. Pizza burger. Quasi una leggenda metropolitana, questa pizza lanciata da un marchio di fast-food alcuni anni fa. Una delle versioni è una “semplice” pizza con sopra burger e patatine, ma c’è anche la versione “mega panino guarnito al suo interno proprio come se fosse un classico burger. Sembra però che il pubblico si sia pronunciato a sfavore, e non abbia dato grosse chance a questo prodotto.
    3. Pizze da record. Dalla più lunga (1.930,39 metri, preparata negli Stati Uniti da ben 100 pizzaioli), alla Margherita tutta italiana da 1.261,65 metri cubi, in tanti si sono cimentati in imprese legate alla pizza per entrare nel Guinness dei Primati. Del resto, cosa c’è di meglio che tentare (e riuscire) la cottura a bordo di una mongolfiera a oltre 1200 metri d’altezza? Lo hanno fatto due pizzaioli napoletani, Luciano Sorbillo e Maurizio Stanco, in Provincia di Avellino.
    4. Pizza English Breakfast. Bacon, fagioli, e tutti gli altri classici componenti della colazione all’inglese possono costituire la farcitura perfetta, parola di pizzaiolo britannico. Provare per credere? Se decidete di farlo, forse meglio aspettare almeno l’ora del brunch.

    8 Pizze strane da (non) provare in giro per il mondo

    Ribadiamo il concetto: se la vostra idea di una pizza fuori dagli schemi (leggete: che non assaggereste) è quella con ananas e prosciutto, e se siete fan di Marinara o Margherita, ci sono alcuni abbinamenti che potreste accettare a fatica. Eppure nei Paesi di origine queste rielaborazioni della pizza vanno alla grande, perché de gustibus non disputandum est.

    pizza banana

    1. Pizza con la pasta. Diffusa all’estero ma ormai sbarcata anche in Italia, la pizza condita con la pasta è il trionfo del carboidrato, una proposta che solo i più forti (e folli) assaggiano. Si può trovare anche nella versione davvero ridondante con tortellini.
    2. Pizza alla renna affumicata. Alcuni anni fa un nostro politico fece una battuta infelice sulla Finlandia e sulla carne di renna. Ecco, pare che alcuni pizzaioli se la siano legata al dito, sfornando (nel vero e proprio senso della parola) una pizza condita con carne di renna affumicata, dandole il nome di chi l’aveva ispirata. È nata così la “pizza Berlusconi”.
    3. Pizza curry e banana. Paese che vai, pizza che trovi, e in Svezia sembra proprio che la variante con curry e banana sia parecchio apprezzata. Continuiamo a preferire una classica Margherita, ma nella vita non bisogna mai dire mai.
    4. Crocodile Pizza australiana. Anche l’emisfero boreale reclama a gran voce la sua versione dell’italianissima pizza. Dicono, però, che da quelle parti il salame o la salsiccia siano poco utilizzate, meglio guarnirla con carne di coccodrillo, allora. Se non amate il genere, potrete sempre assaggiare quella con canguro.
    5. Pizza carbonara francese. Di tanto in tanto, sui social esplode la polemica riguardo alla Carbonara, uno dei piatti più controversi quando si varcano i confini nazionali. E in Francia, tanto per mantenere vivo il dibattito, va per la maggiore una pizza guarnita con la pancetta e un uovo al centro. Discutibile, ma è pur vero che quest’ultimo ingrediente fa la sua comparsa anche in alcuni menù nostrani, come inaspettato topping.
    6. Pizza scozzese all’Haggis. Di sicuro una pizza particolare, così come l’insaccato tipico scozzese, usato per guarnirla: è realizzato con interiora di pecora.
    7. Pizza alle cicale. Che gli insetti siano uno dei cibi del futuro è ormai risaputo, ma siamo davvero pronti a vederli (e assaggiarli) anche sulla pizza? Sembrerebbe che le cicale abbiano un gradevole retrogusto di nocciola: sta a voi decidere se fidarvi o meno e, nel caso, provare questa ricetta, che fa parte di un intero menù a base di cicale realizzato da un ricercatore in Missouri.
    8. Pizza alle aringhe. In Russia la pizza assume una connotazione locale con l’aggiunta di aringhe e salmone, il tutto su un impasto di 4-5 cm d’altezza. Un po’ diversa da ciò a cui siamo abituati, eh?

    Condimenti per pizza: verdura e frutta à gogo (e non solo)

    trapizzino roma

    Assaggereste una pizza con sopra i falafel? Probabilmente sì, sebbene non dia proprio l’idea di essere leggera. Stesso discorso vale per la pizza al burro d’arachidi, un condimento insolito per le nostre abitudini, ma che potrebbe stuzzicare la curiosità. Un discorso a parte merita la pizza-cono, che è esattamente ciò che dice il suo nome: una pizza a forma di cono, con il ripieno all’interno.

    Anche il Trapizzino ha tutto il diritto di essere menzionato: una tasca formata da pizza bianca e riempita di polpette, carne al sugo, pollo alla cacciatora e chi più ne ha, più ne metta. Famoso anche in Giappone, potete trovarlo nell’omonimo locale, che il nostro Luca Sessa lo aveva già inserito tempo fa tra i 5 indirizzi dove mangiare a Roma.

    Il Pizzolo è invece una specialità del siracusano, in particolare della cittadina di Sortino: si tratta di una specie di pizza tagliata a metà e farcita con ingredienti locali, come verdure, salumi e formaggi. Interessante, eh? Un’altra vera chicca è la Meatza, una pizza americana che all’apparenza non ha nulla di particolare, ma a guardare – e assaggiare bene – il suo nome trova una chiara e lampante spiegazione: è realizzata con carne macinata nell’impasto.

    Pizza con la frutta

    Un po’ di anni fa, negli Stati Uniti il durian spopolava: quel grosso frutto tropicale con la buccia ricoperta di spine, noto (e apprezzato nella sua terra d’origine, l’Asia) per la consistenza burrosa e l’odore nauseante. Una nota catena americana ha lanciato persino la pizza al durian ma, date le premesse su questo ingrediente, rimettiamo a voi la scelta dell’assaggio.

    pizza durian

    La pizza all’uva, invece, sembra più promettente. Niente a che vedere con le schiacciate guarnite con uva rossa che conosciamo bene, però, perché oltre all’uva troverete bacon, formaggio, peperoni arrosto e miele.

    In Costa Rica, infine, è molto popolare l’utilizzo del cocco per guarnire pizze con verdura e gamberetti? Un azzardo? Probabilmente. Continuiamo a preferire il classico Grana Padano.

    Gusti di pizza: gli abbinamenti da provare

    Se i gusti alternativi ed esotici vi attirano, ma tutto sommato preferite restare su un terreno già battuto, quando si tratta di pizza, allora queste proposte fanno al vostro caso. Insolite ma guarnite con eccellenze della tradizione: la prossima volta che sedete in pizzerie, ricordatevi di questo elenco e non ve ne pentirete.

    • Pomodoro, mozzarella, prosciutto cotto arrosto, funghi e aceto balsamico. Non è la classica cotto e funghi, ma una sua raffinata evoluzione. Il prosciutto cotto arrostito e l’aceto balsamico le regalano i sapori del bosco e della campagna modenese.
    • Pomodorini, feta, funghi, pesto e pancetta. Semplicemente goduriosa. Questa pizza non ha mozzarella ma la feta, aggiunta in uscita agli altri ingredienti. Gli champignons tengono bene la cottura in forno e, uniti alla pancetta sono protagonisti di questa delizia, adagiati sulla base di pesto e pomodorini pachino caramellati in forno. Completa il tutto un giro di olio extravergine d’oliva a crudo.
    • Pomodoro, burrata, funghi e soppressata. Per la serie “quando il gioco si fa duro”: una vera e propria tentazione alla quale difficilmente saprete resistere. Funghi e soppressata si sposano alla perfezione, e non parliamo del gusto unico aggiunto dalla burrata: un peccato non assaggiarla.
    • Pomodoro, mozzarella affumicata, salsiccia e broccoli. Poche materie prime, ma il risultato è unico. Broccoli e salsiccia saltati in padella e tirati con un bicchiere di vino bianco sono un sodalizio rinomato che sta bene ovunque, anche sulla pizza. Il tocco finale, che vi farà innamorare, è una dadolata di mozzarella affumicata.

    pizza salmone

    • Salmone affumicato, robiola e prezzemolo. Qui ci si addentra in un territorio spinoso, poiché non tutti amano il pesce sulla pizza. Questo abbinamento di salmone affumicato e robiola, però, è il connubio perfetto di due eccellenze gastronomiche.
    • Pomodorini, primo sale, fiori di zucca e gamberetti. Raffinatezza assoluta per questa pizza colorata, esteticamente preziosa, che vale la pena provare! Gustatela in due versioni: con farina bianca e farina ai 5 cereali, per poi eleggere quella che meglio esalta la squisitezza del formaggio primo sale e la dolcezza di zucca e gamberetti.
    • Pomodoro, stracciatella, crudo di Norcia e rucola. Chi riesce a resistere alzi la mano. Il crudo di Norcia aggiunto fuori dal forno va a contrastare la burrosità del formaggio. Quanto più il prosciutto rimane intrappolato nella stracciatella, tanto più ogni morso è un momento di piacere assoluto.

    E voi, siete più per i gusti tradizionali o vorreste provare alcune delle pizze più strane al mondo? Scriveteci nei commenti e fateci sapere qual è il vostro abbinamento preferito.

    Articolo scritto con la collaborazione di Ilaria De Lillo

     

    Erica è nata in Molise ma da undici anni vive a Bologna, dove lavora come web writer, social media e content manager freelance. Il suo piatto preferito sono le polpette, perché prepararle la mette di buonumore. Nella sua cucina non devono mancare la salsa di soia e un wok per saltare le verdure e organizzare al volo una cena.

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