“Dal Barba”, un pastificio (e una locanda) per l’inclusione

Angela Caporale
3 minuti

     

    La cucina è da sempre un luogo di incontro, dove cadono le barriere e si costruiscono rapporti umani autentici e genuini. Non è un caso che il mondo del food, dalla ristorazione all’agricoltura, sia terreno fertile per lo sviluppo di progetti di inclusione sociale che coinvolgono persone con disabilità e nel nostro viaggio alla scoperta dei luoghi dove cibo e crescita sociale si incontrano facciamo oggi tappa in Trentino. Ci troviamo a Villa Lagarina, poco distante da Rovereto dove, dal 2016, è attiva la Locanda “Dal Barba” (che avevamo raccontato alcuni anni fa) e che oggi è cresciuta grazie al suo pastificio. un luogo che riesce a coniugare buon cibo e il futuro delle persone che ci lavorano, il tutto con un’ottica pratica e con il sogno di far arrivare la pasta Dal Barba ovunque in Italia. Ogni pacco di pasta racconta una storia di speranza e di futuro: iniziamo a conoscerle!

    Credits @Dal Barba

    Dal Barba, una storia recente che cambia la vita delle persone

    La storia della locanda e del pastificio “Dal Barba” parte una decina di anni fa quando un gruppo di genitori di bambini interessati da disturbi del neurosviluppo ha creato la cooperativa Dal Barba con l’idea di promuovere percorsi di inclusione sociale e formazione al lavoro nel campo della ristorazione. La cooperativa ha allestito quindi dei “percorsi esperienziali” insieme ai Servizi Sociali, all’Agenzia del Lavoro di Trento, al dipartimento di Scienze cognitive dell’Università di Trento, nonché con una rete di altri genitori e organizzazioni del Terzo settore trentine.

    Questo importante network permette a ragazzi con autismo e con sindrome di Down o disabilità cognitive di vario genere e grado di sviluppare le loro capacità, la socialità e costruirsi una speranza di futuro fondata sul lavoro. Sono, naturalmente, affiancate da colleghi e tutor volontari. L’idea alla base della cooperativa “Dal Barba” e quindi delle sue attività è semplice ma potente: creare un ambiente di lavoro inclusivo dove le persone con disabilità possano acquisire competenze professionali, sentirsi parte di una comunità e, soprattutto, valorizzare il proprio contributo. La locanda e il pastificio sono nati proprio con questo scopo, diventando un punto di riferimento non solo per la qualità dei prodotti offerti, ma anche per l’impegno sociale che rappresentano.

    I principi cardine sono chiari: offrire opportunità di lavoro dignitose, promuovere l’autonomia delle persone con disabilità e contribuire allo sviluppo di una società più equa e solidale. “La visione che orienta le attività della cooperativa è dunque la promozione – nella comunità locale in primo luogo, ma anche verso una platea più allargata – di una cultura della coesistenza quotidiana, positiva e solidale, nella diversità di caratteristiche di cui ciascuno è portatore”, spiegano i promotori dell’iniziativa.

    Il Pastificio Dal Barba: una tonnellata di pasta alla settimana per arrivare lontano

    Se la locanda è attiva dal 2016, il pastificio ha mosso i primi passi nel 2020. Come ci aveva raccontato il responsabile comunicazione e progettazione della Locanda Dal Barba poco prima della pandemia, l’obiettivo era rafforzare la sostenibilità economica del progetto della cooperativa, tratteggiando una strada di crescita attraverso la diversificazione. Il sogno era coinvolgere sempre più persone creando spazi per nuove attività e nuove autonomie, e si può considerare un sogno trasformato in realtà perché oggi il pastificio è un punto di riferimento per il territorio.  

    Qui, la produzione di pasta artigianale è svolta con la stessa cura e dedizione di quanto avviene nella cucina della Locanda. I ragazzi della cooperativa partecipano attivamente a tutto il processo produttivo, dall’impasto alla stesura della pasta fino al confezionamento finale. Questo permette loro di acquisire competenze specifiche nel settore alimentare e di vedere concretamente il frutto del proprio lavoro.

    La filiera di produzione della pasta Dal Barba vuole essere sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Ciò si traduce non soltanto nell’assunzione e nel coinvolgimento dei ragazzi con disabilità, ma anche nella scelta di materie prime di qualità italiane come la semola Kronos del Molino Grassi di Parma, ingrediente fondamentale. 

    La pasta prodotta è ormai diventata un prodotto apprezzato e riconosciuto in tutto il Trentino, grazie alla distribuzione attraverso le cooperative trentine. Questo successo commerciale dimostra come un progetto di inclusione sociale possa coniugare efficacemente qualità del prodotto e impatto sociale positivo.

    Insieme, la Locanda e il pastificio “Dal Barba” rappresentano un modello di economia sociale in cui il cibo non è solo un prodotto, ma un mezzo per costruire una società più giusta e solidale, dove ogni persona, indipendentemente dalle sue capacità, può trovare il proprio posto e dare il proprio contributo.

    Credits @Dal Barba

    Sogni per il futuro? Vendere la pasta anche fuori dai confini trentini

    Mentre la Locanda e il pastificio continuano a crescere e a consolidare il loro ruolo nel panorama dell’economia sociale trentina, i promotori del progetto non si accontentano dei risultati raggiunti. Con lo sguardo rivolto al futuro, la cooperativa si sta già preparando a nuove sfide e opportunità, sempre con l’obiettivo di ampliare l’inclusione sociale e di rafforzare il legame con il territorio.

    Tra i progetti in cantiere, vi è l’intenzione di espandere ulteriormente la produzione del pastificio che attualmente è di circa 1 tonnellata di pasta alla settimana. Il sogno è  portare la pasta anche al di fuori dei confini trentini, facendola conoscere e apprezzare in tutta Italia. Per raggiungere questo traguardo, la cooperativa sta lavorando all’implementazione di nuove tecnologie che possano aumentare la capacità produttiva senza compromettere la qualità artigianale che caratterizza i loro prodotti. Sarà attivo anche un e-commerce da cui acquistare la pasta e riceverla direttamente a casa, una ghiotta occasione per essere parte di un progetto virtuoso, inclusivo e buono. 


    Immagine in evidenza di: @Dal Barba

     

    Angela, con passaporto friulano e cuore bolognese, vive a Udine e si occupa di giornalismo e comunicazione in ambito culturale e sociale. Ha pubblicato due libri e dal 2016 collabora con Il Giornale del Cibo, dove scrive di sostenibilità, sociale e food innovation. Il suo comfort food sono i tortelloni burro e salvia, per i quali ha imparato a fare la sfoglia, condividendoli ogni volta che ne sente il bisogno.

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