Penne con funghi e pomodorini
Con questo piatto farete un figurone con moderata spesa e pochissimo tempo.
Con questo piatto farete un figurone con moderata spesa e pochissimo tempo.
Mazza di tamburo è uno dei nomi volgari della lepiota procera, un fungo particolarmente vistoso, inconfondibile e, soprattutto buonissimo; oltretutto è anche molto frequente nei prati e boschi di collina. E’ facilmente riconoscibile, intanto per le grandi dimensioni, poi perché l’anello che si trova sul gambo non è fissato a questo, ma può scorrere su
Ricetta postata da Simoroby nella sezione della cucina dal mondo di Turistipercaso.itI Momo costituiscono uno dei piatti più famosi della cucina nepalese e tibetana. Possono essere cotti al vapore anzichè fritti, e realizzati con ripieni a base di carne di agnello o di pollo.
Antipasto, o – meglio – appetizer sfizioso. L’ho creato per una cena tra amici e servito nei piatti individuali come una sorta di trittico, presentando le crostatine in tre forme diverse (ovviamente avevo a disposizione formelle di varia foggia e misura).Le dosi sono per 6 persone. Accompagnatele con un bicchiere di ottimo Barbera d’Asti
Sapori e prodotti semplici e tipici dell’altra Italia, gustosamente migrati nelle tavole di tutta l’Italia.
Vi sarà capitato andando per prati nella tarda primavera o nell’autunno, di vedere lunghe file o circoli di funghi color nocciola chiaro, con il gambo fine, non più di 3 – 4 millimetri e molto fibroso. Questo fungo è un vero boccone prelibato che si presta benissimo alla conservazione se essiccato, o a preparare un ottimo
E’ un piatto ottimo, l’ho fatto una sera che avevo degli amici a cena ed è stato molto apprezzato.
Gli champignon, forse perché coltivati, sono funghi spesso bistrattati, ma, secondo me, se cucinati nel modo giusto possono essere gustosi. Di sicuro non hanno il sapore e il profumo dei funghi di bosco, ma possono comunque costituire un contorno diverso dal solito.
Un antipasto che stuzzica l’appetito.
Imbattibile sui crostini, ma anche su carni, pasta e polenta!
È un piatto delle feste, molto elaborato e pieno di ingredienti lussuosi.In particolare si preparava per il martedì grasso, festa nella quale tutti, cardinali, nobili e popolino si concedevano piatti più ricchi del solito, prima di un lungo periodo di quaresima (che per i poveri era più lungo!).Risale al periodo d’oro del governo di Ferrara guidato
Questa ricetta, semplice nella preparazione ha un profumo che non si dimentica… non parliamo del sapore!
E’ un piatto che ho elaborato alcuni anni fa, coniugando cucina toscana e ligure.Per questo piatto dal gusto deciso e piacevolmente aromatico si consiglia un vino bianco di media struttura, aromatico ed intenso, come un Vermentino di Gallura oppure un Riesling Trentino.Questa ricetta l’avevo inviata alla Barilla che l’ha poi pubblicata nel suo ricettario con
Ottimo e semplice come tutte le mie ricette.
E il piatto ideale per le fredde sere autunnali, da gustare magari di fronte ad un caminetto scoppiettante o con un caldo plaid all’uncinetto sulle ginocchia… sono forse un po’ troppo pantofolaio??? no solo ricordi d’infanzia.