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Più attenzione alla salute e alla sostenibilità: la Nuova Pausa Pranzo secondo Fondazione Veronesi

Angela Caporale
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    Maggiore attenzione alla salute e alla sostenibilità. Queste le principali tendenze rafforzate dalla pandemia nella quotidianità degli italiani che, oggi, compiono scelte alimentari più consapevoli, come rilevato anche dal Rapporto Coop 2021 sulle abitudini degli italiani. Sono trasformazioni destinate a durare? E cosa è salutare mangiare in pausa pranzo? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Elena Dogliotti, biologa specializzata in Scienze dell’alimentazione, e membro della Supervisione Scientifica di Fondazione Veronesi.

    La nuova pausa pranzo è più sana

    La pausa pranzo per lavoratori e lavoratrici vive ora una fase di “nuova normalità”, dopo le limitazioni determinate dalla pandemia, la diffusione del lavoro agile e la paura del contagio. Un ritorno che non è identico al passato e che stiamo indagando nell’approfondimento curato insieme all’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT, in collaborazione con Nomisma, dedicato proprio alla Nuova pausa pranzo.

    Tra i cambiamenti sottolineati da Fondazione Veronesi c’è la maggiore sensibilità al tema della salute. La pausa pranzo si è trasformata in questa direzione, portando molte persone a scegliere piatti unici sani e ricchi di verdure. Buone abitudini spesso nate durante il lockdown che per ora resistono, anche nel ritorno alla socialità e al lavoro in presenza. I ritmi, tuttavia, si fanno più frenetici e il rischio è quello di allentare la cura verso questi aspetti, per cui la dottoressa Dogliotti ci dà alcuni consigli pratici per scegliere, anche mangiando fuori casa, pranzi sazianti e pratici, ma senza rinunciare alla salute.

    Cosa mangiare in pausa pranzo?

    Una pausa pranzo gustosa e sana è quindi possibile. Dogliotti suggerisce il piatto unico, completo di tutti i nutrienti, ricco di verdure, cereali integrali o derivati, legumi o pesce come fonti proteiche preferite, spezie o erbe aromatiche al posto del sale e olio evo a crudo. Se c’è poco tempo, può funzionare anche un buon panino, meglio se integrale o ai cereali e farcito con gli ingredienti giusti, come verdure e hummus di legumi per esempio.

     

    Le indicazioni da seguire sono quindi semplici e spesso fanno parte della nostra cultura, con riferimento ai dettami della dieta mediterranea e ai suoi alimenti principali, dai cereali alle verdure di stagione. Questi i punti di riferimento per consolidare le buone abitudini per la pausa pranzo o anche per crearne di nuove. Per stare e sentirsi bene.

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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