Secondo un detto popolare “dove c’è un porto, c’è una zuppa”, a indicare come ogni luogo legato al mare abbia una sua ricetta che sancisce tale connessione. E Fano, in questo senso, non fa eccezione. Città della provincia di Pesaro-Urbino e terza più popolosa della regione, ha nel brodetto alla fanese il suo piatto più rappresentativo, celebrato ogni anno dal “Brodetto Fest”, evento che coinvolge l’intero tessuto cittadino e fa da richiamo per tanti turisti. Ma che cos’è questo brodetto alla fanese? Come nasce, come si prepara? Siamo pronti a sfamare, qui di seguito, tutte le tue curiosità.
Brodetto alla fanese: un “piatto povero” nato sulle barche dei pescatori

Fano è città di mare e il suo porto è da sempre fulcro dell’attività dei pescatori. Proprio sulle loro imbarcazioni è nata la tradizione sfociata nel brodetto alla fanese. Nient’altro che una sorta di zuppa preparata con tagli di pesce che, per le dimensioni ridotte o perché danneggiati dalle reti, si ritenevano inadatti alla vendita. Mettendo insieme questi “scarti”, i pescatori presero l’abitudine di cucinare un piatto che permettesse loro di sfamarsi sfruttando quello che non avrebbe comunque generato guadagno.
Una storia che ricorda da vicino quella del boreto alla graisana, dove boreto è il termine dialettale che sta proprio per “brodetto”. Del resto, sono tante le ricette simili lungo tutto il litorale Adriatico, da nord a sud, con una concentrazione particolare nelle Marche, dove oltre al brodetto fanese ci sono quelli di Ancona, di Porto San Giorgio, di San Benedetto e di Porto Recanati, solo per citare i più noti. E tra i tanti tratti comuni hanno quello di essere preparati col cosiddetto pesce povero del mare Adriatico: mazzola (meglio nota come “gallinella”), scorfano, gattuccio, rana pescatrice, seppie e canocchie. Niente cozze o altri molluschi. E niente sughi elaborati. Come detto, si tratta del tipico pasto dei pescatori quand’erano in barca: ecco perché il brodetto fanese prevede solo una base di soffritto di cipolla, arricchito da due ingredienti facilmente conservabili: aceto di vino e concentrato di pomodoro. Infine, l’immancabile pane raffermo a dare sostanza al piatto.
Brodetto Fest: l’evento con cui Fano celebra la tradizione delle zuppe di mare

Al pari di tante altre specialità della cucina italiana, il brodetto alla fanese nasce povero, ma in anni recenti è stato riscoperto e rivalutato. Al punto da godere di una popolarità che ne ha accresciuto gli estimatori e che, al contempo, ha spinto sempre più chef locali a proporlo, in alcuni casi anche con personali rivisitazioni. Così oggi è diventato un piatto da veri buongustai, capace di attrarre il turismo enogastronomico, specie in occasione del Brodetto Fest e delle iniziative connesse. In questo grande merito va riconosciuto a Confesercenti Pesaro e Urbino, che ha avuto l’intuizione e la volontà di scommettere su un elemento fortemente identitario, promuovendone la conoscenza al di fuori della sua culla. Così è nato il Brodetto Fest, che ogni anno eleva Fano al ruolo di città del gusto. E non soltanto nelle giornate dell’evento, che si concentra nell’arco di tre-quattro giorni, in genere a cavallo di un fine settimana tra maggio e giugno, ma anche col cosiddetto “Fuori Brodetto”: un intero mese in cui i ristoranti della provincia di propongono la loro versione di questa specialità a prezzo convenzionato.
Il Brodetto Fest, che si accinge a tagliare il traguardo della ventitreesima edizione, consiste in una serie di iniziative come show-cooking, degustazioni, visite guidate, laboratori e momenti di intrattenimento articolati tra il lungomare Simonetti e altri spazi allestiti in città. Il brodetto alla fanese è naturalmente l’elemento cardine, ma l’evento è concepito per celebrare una tradizione che accomuna Fano a molte altre località costiere, quella delle zuppe di mare. Sono talmente numerosi gli esempi di ricette nate dalle comunità marinare, basate sul pescato locale e quasi sempre dettate dal dover fare di necessità virtù dei pescatori, da costituire un vero e proprio fattore culturale. Basti pensare al cacciucco livornese o al ciuppìn, uno dei piatti rappresentativi della Liguria che, non a caso, sarà ospite dell’edizione 2025 presso il nuovo spazio “Villaggio del Gusto”. Uno degli appuntamenti clou del Brodetto Fest è proprio la Gara Nazionale del Brodetti e delle Zuppe di pesce, in cui cuochi professionisti, personal chef e freelance saranno valutati da una giuria qualificata, contendendosi il titolo di campione italiano di categoria.
La ricetta del brodetto secondo i pescatori di Fano

Ed eccoci dunque alla ricetta del brodetto alla fanese proposta dal circolo dei pescatori di Fano:
Ingredienti per 4 persone
- 2 kg di pesce pulito (mazzole, rana pescatrice, gattuccio, tracina, razza, bocca in cava, pesce San Pietro, canocchie, seppie, scorfano)
- 0,25 L di olio EVO
- 6 cucchiai di aceto di vino
- 2 bicchieri di acqua
- 1 tubetto di concentrato di pomodoro
- 1/4 di cipolla
- 1 spicchio di aglio
- q.b. sale
- q.b. pepe
Ingredienti facoltativi
- qualche fetta di pane casereccio
Procedimento
- Eviscera e pulisci il pesce, lavandolo accuratamente sotto acqua corrente.
- Trita la cipolla e lo spicchio d’aglio (se preferisci, puoi lasciarli interi), quindi mettili sul fondo di una casseruola bassa e larga (diametro circa 40 centimetri) con l’olio EVO e fai soffriggere a fuoco dolce per qualche minuto.
- Aggiungi prima le seppie, poi il concentrato di pomodoro.
- Sfuma con l’aceto di vino, dopodiché copri con l’acqua.
- Prosegui aggiungendo i pesci un po’ alla volta, avendo cura di iniziare dai tagli più grossi per finire con quelli più piccoli, tenendo però da parte le canocchie.
- Aggiusta di sale e di pepe, quindi lascia cuocere per 20 minuti.
- Aggiungi anche le canocchie e prosegui con altri 5 minuti di cottura.
- Spegni il fuoco e impiatta a piacere con delle fette di pane bruschettato.
Un accorgimento importante è quello di non mescolare intervenendo meccanicamente con un cucchiaio o un leccapentole, ma di limitarsi a scuotere di tanto in tanto la casseruola, così da distribuire i sapori senza che i pesci si sfaldino troppo.
Il brodetto alla fanese in genere si serve e si gusta caldo. Può tuttavia essere conservato all’interno di un contenitore ermetico, avendo cura di lasciarlo raffreddare e di riporlo quindi in frigorifero, per uno-due giorni.
Siamo riusciti a ingolosirti col brodetto alla fanese? Ti senti pronto a prepararlo a casa? O preferisci dedicarti al turismo enogastronomico e visitare Fano nei giorni del Brodetto Fest?
Immagine in evidenza di: Omnia Comunicazione