Il mio rapporto con la pizza a Roma ha vissuto anni molto turbolenti, a causa di quello strano disco troppo sottile, troppo secco, troppo cotto, che si sfaldava tra le mani lasciandomi solo una grossa delusione. Poco alla volta però l’odio si è trasformato in amore, prima grazie alla pizza in teglia,
Ultimamente ragionavo su un vantaggio difficilmente percepibile del mestiere di “recensore”: girare per ristoranti, bistrot e pizzerie mi consente di scoprire meglio alcuni angoli di Roma, di imparare a orientarmi nei vari quartieri. Perché la città ha una estensione tale che ogni zona sembra un paese a sé, con caratteristiche urbanistiche e sociali
“Scelsi di lavorare in una pizzeria dopo un litigio con mio padre, praticamente fu una forma di ribellione. Aveva uno studio, amministrava condomini, ma non c’era sintonia tra noi. Avevo sempre amato cucinare e l’estate era alle porte, così decisi di provare, anche per guadagnare qualcosa. Avevo 20 anni e la mia vita stava
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