Convegno sull’Alimentazione a Palermo

Adriana Angelieri

martino relatore al convegno

di Gioacchino Gonzales.

Il 18 Maggio 2012 si è svolto a Palermo il Convegno su“Aggiornamenti in Alimentazione e Nutrizione Umana” nella splendida cornice di Villa Malfitano Whitaker. Il Convegno, organizzato dall’Unità Operativa Didattico Scientifica di Fisiologia e dall’Istituto di Scienza dell’alimentazione dell’Università di Palermo, è stato l’occasione per commemorare il Prof Santo Giammanco, fisiologo e fondatore del Corso di specializzazione in Nutrizione Umana.

La Villa in stile neo-rinascimentale appartenne alla facoltosa famiglia dei Whitaker, imprenditori inglesi che scelsero Palermo come loro dimora nella seconda metà dell’800. Le sale della Villa sono splendidamente decorate e arricchite da oggetti d’arte raccolte dai proprietari nei loro numerosi viaggi all’estero e in Oriente. Nel Salone delle Feste si sono alternati i relatori del convegno, che hanno mirabilmente interessato il numeroso pubblico presente. Il Prof Maurizio La Guardia ha fatto un excursus sulla fisiologia del comportamento alimentare, illustrando la neurofisiologia, i mediatori chimici implicati e ha evidenziato la complessità del sistema di regolazione della fame e della sazietà, ma non ha escluso che il complesso network che unisce il sistema nervoso possa avere influenze comportamentali e ambientali, che è stato poi il tema trattato dal nostro Martino Ragusa.

gioacchino gonzales al convegnoParticolarmente interessante anche la relazione sullo stile di vita e le dislipidemie del Prof Maurizio Averna, che ha illustrato in maniera didattica i fattori di rischio connessi a una errata alimentazione. Il sovrappeso, il fumo di sigarette, la sedentarietà, una pressione arteriosa superiore ai range di 140-90 mm Hg, l’ipercolesterolemia sono tutti fattori di rischio per le patologie cardiovascolari (l’ictus e l’infarto cardiaco), prima causa di mortalità nella popolazione occidentale. Un’adeguata correzione dello stile di vita e un adeguato comportamento alimentare possono ridurre drasticamente la stessa mortalità oltre che migliorare la qualità di vita.

La professoressa Livrea, biochimica dell’Università di Palermo, ha interessato il pubblico su un argomento tante volte “stressato” dai Media: Gli antiossidanti degli alimenti. La premessa biochimica è che le reazioni di ossidazione nelle nostre cellule possono produrre radicali liberi, i responsabili dell’avvio di una reazione a catena che danneggia le cellule stesse. Poiché si pensa che lo stress ossidativo contribuisca allo sviluppo di una vasta gamma di malattie (tra cui il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, o le patologie causate dal diabete e in genere le malattie neurodegenerative), gli antiossidanti possono bloccare queste reazioni a catena intervenendo sui radicali intermedi, inibendo altre reazioni di ossidazione e facendo ossidare se stessi… Ma non è chiaro se gli ossidanti scatenano la malattia, o se sono prodotti in conseguenza della malattia stessa e ne causano i sintomi. Sicuramente le diete che prevedono un alto consumo di frutta e verdura, in cui è elevata la quantità di antiossidanti, promuovono il benessere fisico. Anche se non è scientificamente provato che il supplemento di vitamine antiossidanti abbia un effetto rilevabile sul processo di invecchiamento cellulare… quindi gli effetti di frutta e verdure potrebbero non essere correlati al loro contenuto antiossidante. Che frutta e verdura debbano essere “le nostre medicine naturali” preventive, lo hanno comunque sottolineato tutti i relatori intervenuti.

Ma quando deve cominciare un adeguato comportamento alimentare? A questa domanda ha risposto il dott. Martino Ragusanella sua relazione. In qualità di medico e gastronomo, ha spiegato come già la mamma gravida con il suo comportamento alimentare può influenzare il nascituro e poi ancora durante l’allattamento. Il latte materno ha un gusto variegato che dipende dall’alimentazione e stimola i recettori sensoriali della lingua del lattante, cosa che non fa il latte artificiale “monogusto” e addolcito. Tutto ciò fa sì che l’imprinting del gusto subisca un’influenza che con il crescere dell’età può essere difficile da ridimensionare. E l’obesità infantile ne è chiara dimostrazione. Certamente il bambino è più attratto da una frittella che da un broccoletto bollito… e allora perché non offrirgli una frittella di broccoletti? I fritti, se adeguatamente inseriti nella nostra dieta e preparati usando solo olio extravergine di oliva per una sola volta, non devono essere né banditi, né tantomeno demonizzati. Poi il dott. Ragusa ha mostrato diverse diapositive di piatti che possono far felici i nostri bambini, nei quali la verdura o il pesce sono presenti, ma “celati” all’interno di un peperone ripieno, ad esempio.

il pubblico del convegnoMolto interesse ha destato nelle signore la relazione del Prof Marini dell’Università di Messina: La Genisteina, componente della soia, per i suoi benefici effetti sui disturbi della menopausa.

La seconda metà della mattinata è stata dedicata alla commemorazione del Prof Santo Giammanco, presenti i suoi familiari, ma anche tanti allievi, medici e farmacisti che oggi hanno intrapreso differenti carriere nel mondo accademico, in quello ospedaliero, o della libera professione. I relatori intervenuti hanno ricordato la figura del professore, sia come docente vicino agli studenti per la sua comunicabilità e capacità di saper appassionare nello studio e nella ricerca, ma anche come uomo, per i suoi molteplici interessi nel campo dell’arte e della scienza. E’ stato offerto un light lunch che non poteva che essere in tema con la giornata per la qualità del cibo e anche per l’eleganza con cui è stato servito all’ombra di grandi ombrelloni nel bellissimo giardino che circonda la Villa: un parco di circa 7 ettari, con innumerevoli specie di piante tropicali ad arricchirlo, il che ha permesso di sentirsi immersi e calati in una natura al contempo esuberante e composta, godendo di una bellissima giornata della primavera palermitana.

 

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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