Il cibo cambia il mondo, rispettando l’ambiente e generando un impatto sociale sui territori. Questa la convinzione di Lucio Cavazzoni, presidente di Good Land, giovane impresa che si occupa di rigenerazione rurale attraverso l’attivazione di economie legate alla terra e alle comunità che la abitano. Una realtà che, in poco meno di due anni
Dalla repressione, resa possibile grazie alla Legge 199 del 2016 (cd. “legge contro il caporalato”), alla tutela dei lavoratori di origine italiana e straniera che operano nell’ambito dell’agricoltura. Questi gli obiettivi del primo Piano triennale di contrasto al caporalato approvato il 22 febbraio 2020, a Roma, durante un tavolo di discussione che ha coinvolto
“Chi semina grano, semina giustizia”. Questa citazione del profeta iraniano Zarathustra vecchia di oltre 3.500 anni sintetizza lo spirito di Good Land, startup bolognese nata nel marzo del 2019 su iniziativa, tra gli altri, anche di Lucio Cavazzoni, ex presidente di Alce Nero. L’obiettivo, come si legge sul sito, è “occuparsi di terra, territori
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