Tutti, quando acquistiamo un alimento, vorremo consumare il “reale” prodotto che abbiamo scelto e per cui, in base all’origine, alla materia prima o al processo produttivo, abbiamo pagato una determinata somma di denaro. Ad esempio, acquistando un prodotto IGP, DOP o DOCG, ci si aspetta di consumare un’eccellenza alimentare, dove tutto il suo percorso
Un alimento italiano esportato su 5 è doc, ma due made in Italy su tre in commercio all’estero sono falsi. E ancora: le esportazioni agroalimentari griffate tricolore hanno raggiunto nel 2015 un valore record di 36,8 miliardi di euro, ma la pirateria del made in Italy a tavola è un affare da 60 miliardi e
“Un patto tra le Istituzioni e il mondo della cucina italiana di qualità. Un’azione di squadra, di sistema per lavorare meglio sulla valorizzazione del Made in Italy agroalimentare”. Con queste parole lo scorso 28 luglio Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, battezzava il Food Act, il piano di azioni per la valorizzazione
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