Piatto semplice, gustoso e delicato ma irrobustito e reso saporito dal guanciale e dai crostini all'aglio. Adatto a questi giorni invernali, riscalda lo stomaco e... il cuore. I cannellini, sono i più antichi fagioli italiani, li conoscevano e li cucinavano anche gli antichi romani. In Sardegna i cannellini sono chiamati: vasoleddu biancu o 'ajoleddu biancu, cioè fagiolino bianco ed erano molto conosciuti ed apprezzati nell'antichità più di oggi. I miei antenati li cucinavano sempre ed io li adoro perché hanno un gusto più delicato e sono più digeribili degli altri fagioli. E poi cuociono prima.
Mettere a mollo i fagiolini la sera prima. Il giorno dopo, preparare il brodo vegetale con gli ingredienti citati sopra.
Buttare l'acqua dei cannellini e risciacquare. Lavare e mondare i porri e le patate.
Tagliare i porri a fette sottili e le patate a dadini. In un tegame di coccio far rosolare i porri affettati con l'olio, aggiungere le patate e i cannellini.
Salare e cuocere aggiungendo brodo vegetale ma non troppo. Nel frattempo tagliare il pane a fette, sfregare l'aglio sulle fette o mettere sopra fettine sottili d'aglio (se piace).
Riporre il tutto in una teglia, irrorare con un filo d'olio e un pizzico di sale. Infornare negli ultimi minuti e poi tagliare a dadini i crostini.
Appena i fagiolini e le patate sono teneri, aggiustare di sale se necessario (ricordate che il guanciale è salato!).
Spolverizzare con un trito di maggiorana e prezzemolo e passare tutto con passaverdura o con il frullatore. Tostare il guanciale in una padella.