Parma dà l’idea di città tranquilla e non offre subito l’impatto della sua ricchezza.
Ricordata per lo più per il suo mondialmente famoso formaggio, il Parmigiano, appunto, e ci si scorda che ha dato i natali ai Farnesi, al Correggio, al Parmigianino. Al genio di Arturo Toscanini e di Giuseppe Verdi che nacque a poca distanza.
Da nessuna parte come a Parma il cibo è parte integrante della cultura.
Base di questo connubio sono i prodotti genuini e di qualità.
Già nel 27 a.C. Strabone, storico e geografo greco così la descriveva: - pianura assai fertile, sparsa di colline molto fruttifere con derrate di ogni specie… sicuro riparo dalle carestie -.
Ferdinando di Borbone, duca di Parma e Piacenza era un vero entusiasta della cucina parmigiana. D’altro canto doveva sostituire il totale disinteresse di sua moglie Maria Amalia d’Asburgo che non si curava affatto di pranzi e manicaretti, preferendo cavalli e ufficiali (non so in che ordine).
Vino consigliato: Lambrusco Reggiano