Go Back
+ servings
maryann
La pastiera è il dolce tipico napoletano per la Pasqua. Ogni famiglia ha una sua versione personale. Questa è la mia personale. Riscuote sempre un grande successo!
Nessuna valutazione
Preparazione 3 ore
Tempo totale 3 ore
Portata Dolci e Dessert
Cucina Italia
Porzioni 8 persone

Ingredienti
  

Per la frolla

Per il ripieno

Istruzioni
 

  • La sera prima cuocete il grano nel latte per circa 30 minuti con il burro e la buccia del limone che andrà tolto appena spento il gas.
  • Nel frattempo passate la ricotta al passaverdura con lo zucchero e aggiungete il pizzico di sale, la cannella, la noce moscata, la buccia candita dell'arancia tagliata a cubetti piccoli e pochissima acqua di fior d'arancio. Mescolate bene e mettete in frigo.
  • La mattina dopo mescolate insieme il grano cotto e la ricotta, aggiungete le bucce grattugiate di arancia e limone ed il mezzo limone spremuto e ancora un poco di acqua di fior d'arancio.
  • Sbattete benissimo le uova fino a farle diventare chiare e spumose ed aggiungetele alla ricotta col grano. Mescolate benissimo ed assaggiate. A seconda dei propri gusti si può aumentare di poco l'acqua di fior d'arancio.
  • Impastate rapidamente tutti gli ingredienti della pasta frolla e fatela riposare in frigo per mezz'ora.
  • Passato questo tempo foderate una teglia da pastiera da 32 cm ben imburrata, con la pasta frolla tirata sottile. La pasta frolla nella pastiera ha solo la funzione di leggero contenitore e non deve coprire il gusto del ripieno.
  • Riempite la teglia con l'impasto preparato e fate la griglia di strisce sottili di pasta frolla e cuocete in forno già caldo. Per il primo quarto d'ora tenete la temperatura sui 200° e poi abbassarla a 175°.
  • Lasciate cuocere per un'ora abbondante, deve essere bella colorata, ma non troppo scura.
  • Lasciatela nel forno spento per un po' e poi fatela raffreddare.

Note

Molti usano spolverizzarla con zucchero a velo, io la preferisco al naturale.
La pastiera è più buona se fatta riposare almeno un giorno prima di gustarla.