Per prima cosa sciogliete il lievito di birra in 250 ml di acqua insieme allo zucchero ed aspettate che in superficie si formi la classica schiumetta.
Poi mettete la farina in una ciotola capiente ed uniteci l'acqua con il lievito disciolto.
Nei restanti 250 ml d'acqua, fate sciogliere il sale ed incorporate anche questa soluzione alla farina.
Impastate fino a quando tutti i liquidi si saranno assorbiti. Potete compiere questa operazione con l'aiuto di un'impastatrice, così come faccio io normalmente.
Quando l'impasto sarà abbastanza compatto, infarinate una spianatoia e continuate ad impastare con le mani per altri 10-12 minuti, e comunque fino ad ottenere una pasta liscia, omogenea ed elastica.
A questo punto mettete l'impasto in un recipiente infarinato, copritelo con un canovaccio da cucina e lasciatelo lievitare per circa 2 ore in un luogo tiepido, asciutto e privo di correnti d'aria. La lievitazione sarà completa quando l'impasto avrà raddoppiato il suo volume.
Quando la lievitazione sarà completata, prendete l'impasto e ricavatene 40 palline di pasta del peso di circa 40-50 grammi ciascuna, quindi mettetele nuovamente a lievitare dentro un canestro o su un vassoio al cui interno avrete messo un canovaccio infarinato.
Coprite le palline di pasta e lasciatele lievitare fino a che non abbiano nuovamente raddoppiato il loro volume.
Dopo circa un'ora prendete le palline di pasta e sulla spianatoia infarinata, schiacciatele con le dita e formate tanti dischetti di pasta con i bordi leggermente rialzati. Ora potete cominciare a friggere le pizzelle. Fate scaldare abbondante olio in una padella antiaderente larga e con i bordi abbastanza alti (le pizzelle devono galleggiare).
Quando l'olio avrà raggiunto la temperatura ottimale, immergeteci i dischi di pasta e lasciate friggere per 2-3 minuti da entrambi i lati fino a che non siano perfettamente dorati.
Scolate le pizzelle, fatele sgocciolare su un foglio di carta da cucina assorbente. Suggerimento supplementare: Per controllare se la temperatura dell'olio è corretta (circa 180°), io utilizzo un frammento di impasto. Lo immergo nell'olio e se accanto al frammento si formano le bollicine, allora l'olio è a temperatura ottimale.
Suggerimento supplementare: Per controllare se la temperatura dell’olio è corretta (circa 180°), io utilizzo un frammento di impasto. Lo immergo nell’olio e se accanto al frammento si formano le bollicine, allora l’olio è a temperatura ottimale.