Dolce tipico di Firenze, dove viene ancora preparato in occasione di S.Giuseppe (19 marzo), ed un tempo era tradizione, soprattutto tra le famiglie contadine, di scambiarsele, probabilmente per dimostrare la propria maggior bravura nella preparazione. Questa che propongo mi sembra la migliore fra le ricette di mia conoscenza, anche se un po' elaborata.
Si possono mangiare anche calde, ma se si ha la costanza di resistere all'invitante profumo, si sarà ripagati da una bontà veramente unica.Se la fase di frittura si protraesse troppo, è buona norma riporre il composto in frigorifero ed estrarlo poco alla volta per non farlo passare di lievito. Molto il lavoro, ma vi assicuro che ne vale la pena.