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Mare, montagna o campagna? Ittiturismo!

ittiturismo

     

    Nella scelta delle mete per le vacanze, sempre più spesso, conta non solo il luogo geografico quanto il tipo di esperienza che offrirà. Se ancora non avete prenotato le vacanze, perché indecisi tra mare, montagna, campagna e vacanza enogastronomica, potreste provare un’alternativa a hotel e bed&breakfast: una vacanza nei circuiti dell’ittiturismo. L’ambiente familiare, gli alloggi comodi e caratteristici, i piatti di pesce succulenti e i luoghi tra i più suggestivi della costa renderanno il soggiorno indimenticabile, attraverso il contatto diretto con il mondo marino e con chi vive quotidianamente quell’ambiente. Siete curiosi di saperne di più?

    Ittiturismo, pescaturismo, acquiturismo

    Il turismo esperienziale legato al mare e ai corsi d’acqua ha visto una progressiva crescita, negli ultimi anni. Prima di approfondire come funziona questo tipo di attività e di scoprire in quali regioni italiane è più diffusa, è però doveroso fare chiarezza su dei termini che spesso vengono confusi e usati in modo scorretto.

    Il pescaturismo nasce dalla duplice esigenza di valorizzare il patrimonio marino e costiero, così come di diffondere il sapere legato al mestiere della pesca, attraverso escursioni, pesca sportiva e tutto ciò che metta in diretto contatto con questa realtà, nella consapevolezza, però, che tutto deve essere sostenibile per l’ambiente in cui ha luogo. La parola ittiturismo, invece, si riferisce alle attività complementari, in primis all’accoglienza, quindi, ma anche a quelle di tipo ricreativo o didattico. Entrambe, inoltre, sono un mezzo che gli imprenditori ittici hanno a disposizione per integrare i propri introiti.

    Le imprese ittiche di pesca professionale possono praticare il pescaturismo accogliendo a bordo delle imbarcazioni persone che non fanno parte dell’equipaggio, e l’ittiturismo nelle proprie abitazioni o di altre strutture. L’acquiturismo, infine, fa riferimento alla valorizzazione dell’acquacoltura, attraverso l’accoglienza e l’ospitalità presso le imprese ittiche e le loro imbarcazioni.

    Come funziona l’ittiturismo in Italia? 

    Il pescaturismo consiste quindi nel “portare a bordo dell’imbarcazione da pesca turisti e mostrare l’attività di pesca professionale ed escursioni della costa” e in Italia è regolamentato dal Decreto Ministeriale n.293/99, mentre per quanto riguarda l’ittiturismo la legge di riferimento è la n.96/2006, insieme ai regolamenti regionali. Per ospitare turisti sulle proprie imbarcazioni, bisogna esserne i proprietari, ma è necessario avere anche la licenza di pesca (altrimenti bisogna limitarsi al trasporto); gli imprenditori ittici possono inoltre riunirsi in consorzi o cooperative allo scopo di praticare questa attività. Ci sono altre indicazioni da rispettare, che riguardano la distanza massima che l’imbarcazione può raggiungere, cioè tre miglia dalla costa, e i mezzi che si possono impiegare per la pesca, che devono limitarsi a quelli tradizionali: sono quindi escluse le reti a traino o i sistemi a circuitazione. Il pescaturismo si può praticare in qualunque periodo dell’anno e non ci sono limiti di età per i passeggeri.

    Dove trovare gli ittiturismi in Italia 

    Trascorrere la vacanza in un ittiturismo vuol dire fare un’esperienza memorabile nel mondo della pesca, mangiare gustosissime ricette di pesce preparate dai pescatori in persona e imparare i segreti di abbinamenti e cotture perfette proprio da loro.

    Andando in giro per i porti, praticando il pescaturismo potrete salire a bordo delle imbarcazioni guidati dai pescatori e scoprire i segreti di questo mestiere antichissimo, scoprendo una vicinanza alla natura che spesso non è possibile raggiungere con altre tipologie di vacanze. Potrete osservare e partecipare alla pesca mattutina, godendovi il sole che sorge sul mare; esercitarvi nella pesca sportiva; tuffarvi in avventure tra le onde, conoscere nuove specie marine e scoprire le meraviglie che nasconde il mare tra flora e fauna.

    E alla fine di una giornata intensa, dove dormire? Direttamente nelle case dei pescatori, come abbiamo visto, sempre a contatto diretto con l’acqua, la saggezza e la passione dei marinai e i sapori genuini e autentici del mare. Infatti, dopo una mattinata di pesca intensa, potrete degustare il vostro bottino immersi tra bellezze paesaggistiche incontaminate, ricchezze culturali e artigianali.

    Non tutte le regioni italiane, finora, sono riuscite a sviluppare queste attività, ma alcune invece, come il Veneto o la Sardegna, vantano un gran numero di imprenditori che ne hanno colto e sfruttato il potenziale. Vediamo allora dove sono gli ittiturismi in Italia e dove si può praticare il pescatursimo.

    Ittiturismo in Veneto

    Ittiturismo in Toscana

    Ittiturismo in Campania

    Ittiturismo in Calabria

    Ittiturismo in Sicilia

    Ittiturismo in Puglia 

    Ittiturismo in Sardegna

    Avete mai fatto un’esperienza di pescaturismo? Conoscete altri ittiturismi lungo le coste italiane? Scriveteci nei commenti per segnalarci altri indirizzi.

    Articolo scritto con la collaborazione di Ilaria De Lillo.

     

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