Questo piatto si usava prepararlo in Sardegna con le pernici o con i tordi, ai tempi che i carnieri tornavano dalle battute ben colmi,ricordo da ragazzo la felicità quando in campagna ci si imbatteva in una nidiata di pernici, era come vedere una chioccia con i suoi piccoli,noi ragazzi si tentava di catturare qualche pulcino,ma erano cosi veloci e bravi a mimetizzarsi tra le stoppie che non si riusciva mai a catturarne uno,ora è diventata una rarità vedere un volo di pernici,siamo arrivati al paradosso che ci sono in campo più cacciatori che prede,le prede che invece di diminuire aumentano tutti gli anni ,sono i cinghiali, e i cervidi, forti dall’abbandono da parte dell’uomo di terreni una volta coltivati ora restituiti al bosco
Trito bene il sedano la carota lo scalogno l’aglio i pomodori secchi, con ½ dell’olio faccio un soffritto, ne tengo da parte la ½, a quella restante aggiungo 1 litro d’acqua fredda, in cui metto a lessare le lenticchie ben lavate.
Mondate da eventuali corpi estranei, intanto preparo le quaglie: le passo prima alla fiamma, per togliere i peluzzi, tolgo la testa e le zampe, il gozzo e le interiora, tengo il cuore e il fegato, le lavo bene e le asciugo dentro e fuori, introduco nella cavità un pizzico di sale, il fegato e i cuoricini tritati con una puntina d’aglio e qualche foglia di prezzemolo, una foglia di salvia e un dado di pancetta, poso una foglia di salvia sul petto e la copro con la fetta di pancetta che fascerà la quaglia, lego con uno spago, faccio dorare molto bene le quaglie nell’olio che avevamo lasciato da partele bagno col vino.
Quando il vino è evaporato, aggiungo il resto del soffritto, continuo la cottura aggiungendo man mano delle cucchiaiate del brodo delle lenticchie, che scolate dal liquido in eccesso terrò in caldo.
Quando le quaglie sono cotte, aggiungo il burro in cui avrò incorporato la farina faccio cuocere con attenzione ancora 5 minuti, aggiungo alle lenticchie il prezzemolo tritato, mischio bene le riverso nel piatto di servizio, spianandole, poso sopra le quaglie bagnate nel proprio fondo di cottura, che posso anche presentare a parte in una salsiera. Come vino con questo piatto posso servire un aromatico e profumato Oliena.