Sotto un albero, sul tavolo di pietra, nei grotti e nei ritrovi rustici, come nelle tavernette private del territorio alpino e prealpino bi o tri partisan è d'obbligo d'estate ogni tanto trascorrere una serata o un pomeriggio festivo, con amici o parenti in allegre tavolate. Io nella ricetta cito alcuni ingredienti canonici che possono essere cambiati a seconda dei gusti o delle disponibilità locali. I buscion - lo spiego per coloro che non conoscono il dialetto Lombardo - sono dei formaggini freschi di latte di capra o misto con latte di vacca a forma di tappo (buscion = tappo). vengono consumati freschi o giunti a maturazione, quando diventano cremosi e leggermente piccanti, nel resto d'Italia sono conosciuti come caprini o come Mauritani (quelli di una rinomata marca). Il cacciatori lo sappiamo tutti è un tipo di salamino.
In ognuno dei quattro piatti pongo un buscion, ¼ delle olive, del lardo e della pancetta e ½ cacciatore.
A disposizione di ognuno un piccolo tagliere e coltellino per affettare individualmente i salumi, olio, aceto, sale e pepe per condire il buscion.
In una capace insalatiera pongo i pomodori, il cuore di sedano, la cipolla, il cetriolo, il basilico spezzettato con le dita.
Condisco con una vinagret, la divido in 4 ciotole, servo col pane casareccio, vino o birra secondo i gusti a volontà.