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La particolarità di questo dolce - che è sostanzialmente un panzerotto - sta nei suoi ingredienti e nel fatto che lo si trova solo a Modica. E'infatti, insieme alla nostra particolarissima cioccolata, il dolce tipico della città. In altri paesi e città limitrofe ci sono tentativi di riproduzione, ma le migliori restano sempre quelle prodotte dai maestri pasticceri modicani. In molte famiglie, peraltro, lo si prepara ancora in maniera casalinga. La leggenda, chiaramente di matrice anticlericale, vuole che siano state inventate da suore per mascherare la carne ed il suo sapore e consentire ai preti di mangiarla anche durante il periodo di digiuno ed astinenza quaresimale. Le mpanatigghie, sono la prova di quanto il cacao abbia in sè una grande funzione di conservante. Il cacao, infatti, oltre ad insaporire la carne ne favoriva (e ne favorisce tuttora) la conservazione per lunghi periodi. Proprio questa sua caratteristica di lunga conservabilità ha valso a questo dolce l'appellativo di biscotto da viaggio, creato dallo scrittore Leonardo Sciascia che, ricostruendone in qualche modo la storia, sottolineava come le mpanatigghie fossero l'alimento ideale durante i lunghi trasferimenti che duravano giorni anche solo per raggiungere una località a pochi chilometri di distanza. Inutile sottolineare che per i suoi ingredienti è un dolce ipercalorico: due mpanatigghie possono sostituire tranquillamente un pasto. Il problema è fermarsi solo a due!
Nessuna valutazione
Preparazione 3 ore
Tempo totale 3 ore
Portata Dolci e Dessert
Cucina Italia
Porzioni 10 persone

Ingredienti
  

Istruzioni
 

  • Setacciate la farina ed impastatela con lo strutto, le uova, 200 grammi di zucchero, il marsala, l'ammoniaca ed una presa di sale. Lavorate la pasta fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo. Avvolgetelo in una pellicola e fatelo riposare in frigo per 1 ora.
  • Preparate la farcia rosolando in padella con pochissimo olio d'oliva la carne tritata in maniera che perda il suo sangue in eccesso.
  • Fatela intiepidire, quindi amalgamatela con le mandorle tritate, lo zucchero rimasto, i chiodi di garofano polverizzati, un paio di prese di sale ed abbondante cannella in polvere.
  • A questo composto va aggiunto il cioccolato fondente che avrete prima ridotto in piccole scaglie, quindi rimettete il tutto sul fuoco a fiamma moderata ed amalgamante, mescolando sempre fino a quando il composto non risulti omogeneo. Lasciate raffreddare.
  • Stendete la pasta in sfoglie spesse non più di 3 millimetri e ricavatene dei dischetti del diametro di circa 10 centimetri.
  • Mettete al centro del dischetto una cucchiaiata di farcia e chiudete il panzerotto sigillandolo per bene con l'aiuto dei denti di una forchetta che creeranno, in questo modo, anche una decorazione a frangia sui bordi del dolcetto.
  • Prima di trasferire le mpanatigghie in forno, incidetele con la punta di un coltello affilato sulla parte superiore, creando così un piccolo camino dal quale durante la cottura fuoriuscirà un po' di ripieno che - oltre ad essere decorativo - è anche l'indice di cottura delle mpanatigghie (quando vi accorgerete che questa parte ha fatto la crosta e la pasta ha assunto un colore dorato, il dolce sarà pronto).
  • Riponete le singole mpanatigghie su una teglia bassa coperta di carta forno e ed infornate a 200° per 30 - 40 minuti.
  • Una volta cotte le mpanatigghie vanno lasciate raffreddare e poi spolverate con zucchero a velo.