Una ricetta veneta dei tempi lontani, sicuramente una pietanza delle grandi occasioni, che a Venezia si usa gustare a luglio durante la festa del Redentore. Si ricorda quel terribile anno, il 1576, in cui una spaventosa peste si abbatté sull’Europa e il doge fece il voto di erigere una chiesa intitolata al Redentore per liberare Venezia dal contagio. L’uso di cucinare l’anatra col pien, cioè con un saporito ripieno a base di fegatini, soppressa – un particolare insaccato veneto- e talvolta anche pinoli e amaretti, è tipico della notte del Redentore, quando le trattorie, quelle ancora fedeli alla tradizione, la portano in tavola insieme ad altre pietanze «rituali» come le sardèle in saor o i bigoli con le sardèle.
Vediamo come cucinare questa deliziosa anatra ripiena alla veneta.
Vino consigliato: Valpolicella.