I cavatelli sono un vero contrassegno, un richiamo della cucina regionale siciliana. La forma particolare, un rotolino di pasta cavato con 1, 2 o 3 dita, ne determina il nome.
In altre regioni li troviamo con nomi diversi quali «ciufele», «cecatelle», «cavatelle», «cuzzetielle cavate», ma la loro particolarità, che ne esalta soprattutto il sapore, è proprio l’incavatura che li contraddistingue: essa infatti, si riempie di condimento e di formaggio sicché i cavati o cavatelli che dir si voglia diventano una vera ghiottoneria. La ricetta che segue è un piatto tipico della cucina primaverile modicana, ma con piccole varianti, quali ad esempio il pecorino piuttosto che la ricotta salata o l’aggiunta di prezzemolo, o – ancora – la ricotta fresca schiacciata a cui vengono incorporate le fave verdi cotte, è un piatto diffuso in tutta l’isola.
Impastare sulla spianatoia la farina con l’acqua leggermente tiepida lavorandola a lungo: ne deve risultare un composto omogeneo ed elastico che lascerete riposare per 30 minuti coperto da un tovagliolo.
Spianare poi la pasta con il matterello ricavandone un disco dello spessore di circa 5 mm. Da questo disco ricavare delle strisce di pasta che taglierete a piccoli rettangoli di 2 cm dai quali ricaverete i cavatelli.
Per il sugo
Sbollentare le fave per circa 5 minuti, quindi scolarle, farle raffreddare sotto l’acqua corrente e spellarle.
In una padella far insaporire l’olio con cipolla tritata finemente, quindi aggiungere le fave ed un mestolo di acqua calda lasciando cuocere per circa 30 minuti.
Lessare la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolarla e farla saltare nel condimento insieme alle fave.
Impiattare e spolverare con abbondante ricotta salata grattugiata.