Site icon Giornale del cibo

Come cucinare le Alghe e conservarle

Cucinare le alghe e conservarle

Le alghe, grazie alle loro proprietà benefiche, hanno un ruolo fondamentale nell’alimentazione e nelle cucine del Sud-est asiatico, anche se ormai fanno parte anche della tradizione alimentare delle popolazioni occidentali. Quelle che potrebbero essere definite come verdure di mare sono infatti tra gli ingredienti di alcune preparazioni appartenenti alle  cucine europee, in particolare della Scandinavia e dell’arcipelago britannico, che le impiegano  nella preparazione di pani tradizionali o le consumano in insalata.

Nella tradizione italiana possiamo ricordare le zeppole di mare, tipiche della cucina napoletana. Le alghe possono svilupparsi in acque dolci e in acque salate, vivendo libere a profondità diverse oppure radicandosi sugli scogli e sui fondali. Il colore è un elemento fondamentale per poter avere indicazioni riguardo alla profondità delle acque nelle quali si sono sviluppate: si va dal verde di quelle superficiali arrivando fino al porpora e al bruno. In cucina  sono usate in genere alghe marine, poiché gran parte di quelle che sviluppano in acqua dolce risultano esser tossiche.

Vediamo dunque quali soono i modi migliori per cucinare le alghe e conservarle.

 

Cucinare le Alghe e conservarle: i nostri consigli

 

Indicazioni nutrizionali delle Alghe

Grazie alla diffusione nelle nostre abitudini di ricette e preparazioni della cucina orientale, giapponese in particolare, a livello alimentare le alghe sono ormai ampiamente note; ciò accade anche perché sono molto diffuse sui banchi dei prodotti biologici e naturali. Le alghe agevolano il funzionamento dell’apparato gastro-intestinale, favoriscono l’innalzamento dei livelli metabolici, la depurazione e la disintossicazione, ma sono anche fonti alimentari di vitamine e sali minerali, quali calcio, potassio, fosforo, sodio, magnesio e iodio. Oltre al buon apporto in fibra, conferiscono anche acidi grassi polinsaturi della serie omega-3.

 

Come conservare le Alghe

In commercio esistono diverse tipologie di alghe, in funzione del trattamento conservativo al quale sono state sottoposte. I tempi di conservazione possono variare da pochi giorni (nel caso delle alghe fresche) fino ad arrivare addirittura ai tre anni (per le alghe disidratate):

In genere è consigliabile conservarle in luoghi asciutti, freschi o comunque alla temperatura prevista dal trattamento di conservazione, avendo cura di riparare il prodotto anche dalla luce.

Come cucinare le Alghe

Le alghe sono consumate sia crude, ad esempio nelle insalate, sia cotte. Èconsigliabile sottoporre ad una cottura prolungata solo quelle dalla consistenza più dura. Si possono preparare in molti modi: arrosto, grigliate, fritte, lessate o marinate e trovano impiego in tante preparazioni, che vanno ben oltre il noto sushi. Possiamo infatti abbinarle con successo a pasta, riso, insalate, ortaggi cotti, legumi, formaggi freschi, carni (volatili in particolare), pesci, frutti di mare e tofu.

Oltre al classico utilizzo nelle minestre (o per preparare brodi) è sempre più diffuso il loro utilizzo per preparare infusi e tè. Infine è necessario ricordare il loro ruolo fondamentale nella pasticceria: sono usate per preparare gelatine a base di purea o di succo di frutta, per stabilizzare gelati e budini, ma anche prodotti a base di latte, tra i quali alcuni formaggi freschi, oppure in qualità di colorante per salse e zuppe di pesce.

Le alghe sono presenti nella vostra dispensa? Qual è la ricetta che preparate abitualmente?

 

Exit mobile version