Inserisco questo piatto tra quelli della zattera. Quasi più nessuno lo prepara a Modica. è un dolce di cui mi ero assolutamente scordato. L'ho rivisto qualche giorno fa sul banco del bar-pasticceria dove son solito fare colazione perchè il titolare, anziano pasticcere d'esperienza, l'aveva preparato su specifica ordinazione. Sono immediatamente andato a spulciare il quadernetto della Nonna Amelia ma la ricetta non c'era! Eppure tra i miei ricordi di bambino il dolce c'era e come! Pensate mi tornava anche il sapore in bocca! Ho chiesto, allora, a zie e parenti vari ed ecco saltata fuori la ricetta che ho preparato immediatamente. Ho offerto questo dolcetto finger food agli amici (che hanno apprezzato) bevendo Malvasia delle Lipari. Con le dosi che trascrivo si possono preparare 20-25 dolcetti.
La particolarità di questo dolcetto è che si porta alla bocca con l'intera foglia d'alloro e poi con i denti, sciogliendolo un po' in bocca, si tira via dalla superficie della foglia il croccantino che nel frattempo ha assorbito l'aroma dell'alloro. Una sorta di antico lecca-lecca.