È una ricetta regionale, appartenente all'entroterra pugliese, che affonda le sue radici nel mondo contadino, quando si mangiava quello che le stagioni offrivano.
Infatti a primavera, nel tempo di Pasqua quando i campi sono ridondanti di erbe commestibili, gli ovili affollati di agnelli da offrire in sacrificio sulle tavole, i contadini dopo il pranzo di Pasqua, utilizzavano i pezzi di agnello meno pregiati e preparavano una zuppa a base di carne di agnello e verdure di campo, che lasciavano cuocere in una caldaia di dimensioni contenute sul fuoco del camino, da qui il nome callaredd, callaredda di agnello.
*(in mancanza di finocchio, a cui non farete tagliare la parte arborea verde e le foglie più dure)