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Come leggere il Codice di tracciabilità delle Uova

tracciabilità uova

Una confezione di uova nell’angolo del frigo… Saranno ancora fresche? Per non rischiare di rovinare proprio il tiramisù, che deve svoltare la serata, afferrate le uova e controllate che non siano già scadute. Ecco allora comparire quel codice stampato sul guscio. Ma cosa sta ad indicare? Ok, sì, serve per tracciare le uova che “abitano” il nostro frigo, ma per voi è davvero così immediata la lettura? Io ogni volta giro e rigiro la confezione, per trovare una legenda, una chiave interpretativa inconfutabile. 

Cerchiamo di capire cosa può dirci il codice di tracciabilità!

Tracciabilità delle Uova: come leggere il codice stampato sul guscio

L’etichetta sul guscio

Il codice alfanumerico ci fornisce diverse informazioni sulle uova che abbiamo acquistato. Indica il tipo di allevamento da cui provengono le uova, il paese di origine, la provincia e il comune di allevamento e l’allevamento specifico da cui proviene. Le uova fresche di norma sono prodotte in Italia e nei negozi dovremmo trovare solo uova italiane.
Tuttavia
, nel caso ci trovassimo in vacanza all’estero, magari fuori Europa, dato che quel codice obbedisce ad una normativa europea potrebbe non essere presente, e al suo posto potremmo trovare la dicitura “sistema di allevamento indeterminato”. Ma vediamo nel dettaglio cosa il codice di tracciabilità europeo ci dice.

Fonte immagine: guidaconsumatore.com

Tipo di allevamento

La prima cifra ci informa sul tipo di allevamento da cui provengono le uova:

Beate le uova che si sentiranno dire: “Sei uno zero!”

Paese d’origine, Provincia e comune di allevamento

Segue la sigla dello stato membro, che ci dice da dove arriva l’uovo. Ad esempio, troveremo IT per origine italiana. Troviamo poi il comune e la provincia di allevamento. Se per la provincia la sigla è di facile lettura, per il comune bisogna invece sapere che il numero stampato sul guscio è il codice ISTAT.

Allevamento specifico

Le ultime tre cifre identificano il luogo e il nome dell’allevamento da cui le nostre uova provengono. Questo codice è assegnato dalle ASL. Esiste infatti un’anagrafe informatizzata delle aziende avicole. Per il consumatore, però, non è così immediato sapere l’azienda al quale il numero fa riferimento. Può trovare quindi sulla confezione i riferimenti.

Il packaging cosa ci dice?

Sul pack potreste leggere anche la categoria a cui appartengono. Le uova fresche, che generalmente consumiamo, sono di categoria A, mentre quelle utilizzate per lavorazioni industriali fanno parte della categoria B e C. Il produttore inoltre può comunicare attraverso la confezione il sistema di allevamento, la data di consumo preferibile, il numero di uova confezionate, il peso, il nome e la ragione sociale dell’azienda produttrice, le modalità di conservazione e il sistema di allevamento delle uova. Interessante sapere che le uova fresche vengono classificate secondo il peso:

Tante le informazioni presenti sull’uovo e sulle confezioni. È importante infatti che il consumatore abbia la possibilità di sapere cosa sta acquistando o mangiando. Se non riuscite proprio a venirne a capo con i codici di tracciabilità ed etichettatura europea, vi segnaliamo 4 rimedi della nonna per vedere se le uova sono ancora fresche!

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