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Tocai

illustrazione di un grappolo d'uvadi Giuditta Lagonigro.
Vitigno di bacca bianca, il Tocai presenta grappoli a forma cilindrica o conico-piramidale, buccia di media consistenza e ricca di pruina.
Il vino ha un colore giallo paglierino, ha sentori floreali (fiori di campo), secco, moderatamente alcolico, abbastanza morbido e con una media acidità. La sua peculiarità è rappresentata dal deciso sapore di mandorla amara che lo identifica appieno.
E’ il vino per antonomasia del Fiuli Venezi Giulia; lo si ritrova nelle Doc Collio, Collio Isonzo, Collio Grave, Collio Aquileia, Colli Orientali del Friuli, Friuli Annia.
L’abbinamento consigliato, a seconda della struttura del vino, è con affettati (mitico quanto introvabile il prosciutto D’Osvaldo), primi piatti e carni bianche.
Un classico in osteria, all’ora dell’aperitvo ante e post meridiem, è la tartina (pane e prosciutto) con un taj (in friulano bicchiere) di Tocai.
Purtroppo da quest’anno, dopo lunghissime vicende giudiaziarie tra l’Italia e l’Ungheria che difendeva il suo Tokay (vino complatamente diverso in quanto dolce e da dessert), sulle etichette delle bottiglie ritroveremo il nome Friulano che sostituisce l’antico Tocai.
Un grande dolore per i Vignaioli che, comunque, continuano a garantire la qualità di un vino che ti conquista dopo il primo calice…Illustrazione a cura del dott. Claudio Fabbro, che ha scritto sul Tocai il libro “Il Vigneto Friuli dall’arrivo dei Romani alla Partenza del Tocai”.
 
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