Siete ossessionati dal colore dei vostri denti? E magari con l’impeccabile abbronzatura estiva, che vi siete faticosamente guadagnati, stando ore e ore al sole, si nota ancora di più quell’imbarazzante ingiallimento? Sappiate che anche il cibo che mangiate, e come lo mangiate, può incidere sulla bellezza del vostro sorriso!
Ebbene sì, un’alimentazione corretta può aiutarvi ad avere invidiabili denti bianchi. E noi abbiamo pensato di darvi qualche consiglio, ecco allora che tipo di alimentazione può esservi d’aiuto.
Denti Bianchi: la giusta Alimentazione
Il colore dei denti
Non tutti forse sanno che il colore dei denti è dato dalla dentina, il tessuto osseo che si trova sotto lo smalto, quindi la parte più interna del dente. Come per il colore dei capelli o della pelle, che i nostri denti siano più o meno bianchi è una caratteristica genetica, propria di ciascun individuo. Nel corso degli anni i denti possono modificare il loro colore, perché lo smalto, la parte esterna, è poroso e lascia passare le sostanze, che possono quindi fissarsi sulla dentina, cambiandone il colore. E così, tutto può incidere: medicinali, fumo, e sì, anche il cibo!
Dovete sapere che non solo possiamo scegliere meglio cosa mangiare, ma che è importante anche come lo mangiamo. Se esistono alimenti che possono macchiare i denti, ci sono buone pratiche alimentari e cibi che contribuiscono a mantenere naturalmente il desiderato candore e ad apportare benefici alcavo orale.
Cibi che macchiano i denti
Esistono dei cibi che contribuiscono a macchiare i denti. Naturalmente non dobbiamo rinunciarvi, basta limitarne le quantità o lavarsi bene i denti, appena finito di mangiare.
I cibi che possono macchiare i denti sono:
- quelli con un alto ph acido come: aceto e sottaceti, salsa di pomodoro, cola cola e bevande gassate o energetiche
- i cibi contenenti coloranti o a pigmentazione scura come: caffè e tè nero, vino rosso, mirtilli e frutti rossi, barbabietole, curry e salsa di soya, caramelle e dolci
- carboidrati raffinati, come pane bianco e crackers, tendono ad ingiallire i denti e, contenendo molti zuccheri, favoriscono la formazione di carie.
Come e cosa mangiare per denti sempre bianchi
Come una corretta alimentazione può aiutarci a curare il nostro sorriso?
È molto importante masticare a lungo e mangiare lentamente, in modo da produrre più saliva che contribuisce ad annientare quei batteri che provocano la placca. Bere acqua, inoltre, abbassa il livello di acidità del cavo orale. Sono infatti gli acidi ad intaccare lo smalto dei denti. M acome dicevamo, ci sono dei cibi che meglio si prestano a sbiancare i denti o che contengono sostanze utili:
- i cibi crudi e croccanti, come: sedano, carote, broccoli, mele, pere, noci, mandorle e semi vari, stimolano la masticazione, spazzolano i denti, aiutano a rimuovere placca e tartaro e rinforzano le gengive
- fragole contengono acido malico, astringente naturale che aiuta a rimuovere le macchie
- gli oli essenziali contenuti nella salvia e nella menta favoriscono lo sbiancamento dei denti, e la ruvidità delle foglie svolge un’azione abrasiva sullo smalto
- latticini e semi di sesamo, perché contengono calcio e contribuiscono a rinforzare le ossa. In particolare i formaggi stagionati, che aiutano a neutralizzare gli acidi che formano la placca
- il tè verde, a differenza degli altri tè, contiene una sostanza: la catechina, che favorisce l’eliminazione dei batteri
- i frutti che contengono vitamina C, come i kiwi, che rinforzano le gengive e sono utili per contrastare la formazione di placca, anche se bisogna stare attenti a non abusarne, perché questi frutti contengono acido citrico: grande nemico dello smalto
- i fughi shiitake contengono uno zucchero benefico per i denti, il lentinano, in grado di contrastare la formazione della placca.
Questi i cibi e le pratiche da scegliere per mantenere i denti bianchi. Visto il contributo che svolge per la salute dei denti,come abbiamo detto prima: bere acqua aiuta a mantenere basso il livello di acidità in bocca, vi consiglio un articolo per approfondire le tante proprietà dell’acqua, e per imparare a leggere le etichette e scegliere quella migliore per il proprio organismo.